mercoledì 31 dicembre 2008

Il meglio del 2008. Buon Anno

Buon Anno di LauraVega2000

Ciao a Tutti,

Come ultimo post dell'anno ho selezionato alcuni degli articoli fino ad oggi pubblicati, in realtà poichè il blog è nato a settembre 2008 sarebbe stato forse più esatto intitolarlo "Il meglio degli ultimi 4 mesi".

30 Giorni per cambiare tecnica insegnata da Steve Pavlina E' in pratica un potente strumento di crescita personale che permette di acquisire una nuova abitudine stabilendo un periodo di prova di 30 giorni.

Non rinunciare mai Il segreto per mantenere alta la propria motivazione

10 cose da sapere sul cervello Il nostro cervello è sorprendente.Per meglio apprezzare la sua magia sono state elencate le 10 caratteristiche più curiose del cervello umano.

I segreti del linguaggio non verbale Sapevate che le parole costituiscono appena il 9% di tutto quello che comunicate? Il resto lo dite in tante altre maniere meno controllabili.

I Principi della comunicazione persuasiva I professionisti della persuasione conoscono dei principi psicologici che governano i nostri comportamenti ed è bene impararli non sono per difenderci da pressioni esterne, durante una vendita o una negoziazione, ma anche per acquisire strumenti utili per rendere più efficace e persuasiva la nostra comunicazione.

Come avere una Super-memoria I principi base per sviluppare una memoria eccezionale.

L'arte di sapere ascoltare Sapere ascoltare è una delle capacità più importanti che una persona possa avere. E' vitale per chiunque voglia comunicare con altre persone. La capacità di prestare ascolto è la più importante di tutte le doti di comunicazione. Più importante dell' eloquenza. Più importante di una voce suadente. Più importante ancora della facilità di scrittura. E' proprio dalla buona capacità di ascoltare che inizia la comunicazione efficace.

L'annebiamento: una tecnica per difendersi dalle critiche Tutti nella vita abbiamo subito delle critiche e a nostra volta abbiamo criticato qualcuno. Anche se non parliamo in pubblico per professione ci sarà di sicuro capitato di aver avuto la necessità di comunicare le nostre ragioni davanti ad un gruppo di persone, magari in una riunione di lavoro o di condominio. E in questi casi, se c'è qualcuno che critica aspramente il nostro intervento, come reagiamo? rispondiamo in maniera aggressiva o subiamo passivamente la critica?

Un segreto che si dovrebbe insegnare nelle scuole: come imparare di più con minor fatica C'è un modo per poter accelerare il processo di apprendimento e renderlo più rapido e meno faticoso possibile ed è quello di utilizzare l'effetto "primacy" e l'effetto "regency" a nostro vantaggio.

Come avere una Super-memoria: la tecnica associativa quest'articolo è il prosieguo di "Come avere una super-memoria" e spiega la prima tecnica mnemonica vera e propria che consente importanti applicazioni pratiche.

Al prossimo anno.....

Auguri per uno Strepitoso 2009!


martedì 30 dicembre 2008

Sei in forma per sciare ?

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Con l'inverno che avanza la voglia di neve comincia a farsi sentire sempre più forte. La scarsa attività fisica, un'alimentazione poco equilibrata e la vita sedentaria potrebbero riservare, però, spiacevoli sorprese a chi si appresta ad indossare gli sci.

Sciare, senza nessuna preparazione fisica è pericoloso in quanto i muscoli e le articolazioni non sono preparate per l’intenso sforzo richiesto dallo sci.Meglio quindi un po' di allenamento per affrontare lo sci e le piste imbiancate in perfetta forma fisica.

Molte palestre organizzano corsi di presciistica da frequentare almeno un mese prima della settimana bianca. Come ogni sport, lo sci richiede un’adeguata preparazione a cui possiamo dedicarci anche con un programma d’allenamento in casa, a costo zero.

Prima di cominciare il programma di allenamento casalingo, occorre aver chiari gli obiettivi da raggiungere: la ginnastica presciistica ci aiuterà a rinforzare i legamenti delle ginocchia e la muscolatura delle gambe, sottoposte a notevole sforzo durante le discese. Gradualità è la parola d’ordine: è sempre meglio cominciare da pochi, semplici esercizi e fermarsi quando si è stanchi. In seguito si potrà aumentare l’intensità e la frequenza dell’allenamento.

Su questo sito sono spiegati 4 fondamentali esercizi di snow training, semplici da eseguire. Se eseguiti con costanza almeno un mese prima della settimana bianca assicurano un buon tono muscolare.

Vi propongo inoltre i consigli del dott.Umberto Miletto esperto in Personal Training e Preparazione atletica d’alto livello. Umberto Miletto è dottore in Scienze Motorie con specializzazione in Scienze e Tecniche d’Allenamento e dello Sport e Personal Trainer certificato dall’International Sport Scinces Associations.

E'autore dell' Ebook "Il Metodo Kettlebell" dove sono presenti cinque programmi d’allenamento (spiegati e descritti sia testualmente che figurativamente) adatti a chi deve perdere peso e mantenersi in forma.I kettlebell sono strumenti d’allenamento a basso costo, ideali per allenarsi anche a casa propria.

Lascio la parola al dott.Miletto.

Una buona ginnastica presciistica prevede:

  1. potenziamento generale del corpo e degli arti inferiori
  2. miglioramento di forza e resistenza muscolare delle gambe
  3. miglioramento della stabilità delle articolazioni e del controllo neuro-muscolare

Molti si lamentano che non hanno tempo, ma non è una scusa valida! Pensate se vi doveste fare male a quanto tempo perdereste? Perché non prevenire allenandosi anche a casa!

In tanti lo fanno già, e con successo. Potrete allenarvi a corpo libero, con piccoli attrezzi, con manubri o bilanciere o anche con i kettlebells.

Vi voglio mostrare quanti esercizi potrete fare con l’utilizzo dei kettlebells, strumenti ideali per il potenziamento fisico a casa propria.Basta veramente poco: 30 minuti ripetuti una o due volte alla settimana per sciare in tutta sicurezza.

Ecco un esempio di alcuni esercizi:

Video


domenica 28 dicembre 2008

Video della Settimana: la danza di Matt Harding

Oggi voglio proporvi questo  video  prodotto da  Matt Harding di cui ho già parlato in un precedente articolo. I suoi video, Ballando sul mondo, sono su YouTube, Google Video, Vimeo oltre che sul suo sito personale wherethehellismatt.com. Su YouTube ormai sono stati visti da oltre 10 milioni di persone e di lui si sono accorte le televisioni Usa che lo cercano per capire le ragioni del suo successo.

Nel 2006, mentre era ad Hanoi, si fa riprendere da un amico mentre balla in una caratteristica via della città. “Balla” si fa per dire perché i movimenti del ragazzo sono davvero goffi. E così ogni viaggio divenne l’occasione di un nuovo ballo da montare insieme agli altri e da mettere poi in internet. Godetevi questa irresistibile danza che ha come sfondo il mondo intero, sono sicuro che riuscirà a trasmettere  anche a Voi qualche minuto di serenità.

lunedì 22 dicembre 2008

Obama ha utilizzato l'ipnosi per vincere le elezioni? Ebook Gratuito

large_080828OBAMA


Da qualche settimana circola la notizia che Barack Obama avrebbe utilizzato l’ipnosi nella sua lunga e vincente campagna elettorale. Ne hanno già parlato le principali testate americane e adesso la voce si è diffusa come un tam tam inarrestabile anche su Internet. Per rendersene conto basta cercare “Obama" e "hypnosis” su Google.

A parlare del caso sarà per la prima volta in Italia un ebook di Bruno Editore in uscita in questi giorni, dal titolo Ma Obama ha usato l'Ipnosi?.


Si tratta di un saggio curato da Charlie Fantechi che svela in esclusiva mondiale i segreti attraverso cui a quanto pare Barack Obama è riuscito a comunicare la propria visione a milioni di Americani e non solo.. Psicologo e Psicoterapeuta di fama mondiale, Fantechi è specializzato in Ipnosi e Psicoterapia Ericksoniana, è Trainer di Programmazione Neuro Linguistica, certificato presso la NLP University di Robert Dilts a Santa Cruz (USA).


“Nel mio ebook – ha dichiarato Fantechi – i lettori troveranno un’analisi approfondita delle tecniche del linguaggio ipnotico, con tanto di video reali delle campagne elettorali di Obama. E potranno farsi autonomamente un’idea sulle questioni chiave da cui sono partito: Obama ha usato l’ipnosi? Lo ha fatto volontariamente?Beh, io ho la mia opinione in proposito ma sarete voi stessi a giudicare dopo aver letto il mio ebook, ciò che posso dirvi è che quanto leggerete vi lascerà semplicemente sbalorditi”.


"La nostra casa editrice – ha sottolineato Giacomo Bruno, presidente di Bruno Editore – si occupa di formazione da molti anni e il nuovo ebook svela le tecniche di comunicazione ipnotica di uno dei migliori comunicatori al mondo. Quindi i nostri clienti e tutti gli appassionati di formazione potranno trovare una serie di spunti di grande interesse per la propria crescita personale. "


Questo è un ebook eccezionale che stupirà chiunque lo leggerà.


Vuoi sapere come poterlo avere?


Sotto in basso puoi scaricare gratuitamente l’ebook Straordinario "Ma Obama ha usato l’ipnosi?" di Charlie Fantechi.


ebookobama


Scarica gratis l'ebook==>Ma Obama ha usato L'ipnosi?




domenica 21 dicembre 2008

Per ottenere la serenità bastano gli Auguri ?

albero_natale_2 Durante queste festività una delle cose che più auguriamo a noi stessi e agli altri è un futuro pieno di serenità, lasciando alla speranza il raggiungimento di questo stato d'animo. Chi non vuole essere sereno? ma ciò non vuol dire che tutti lo siano anzi...I motivi sono che rimandiamo al futuro la possibilità di essere sereni e crediamo che questo stato d'animo debba giungerci in maniera automatica come un dono divino. La serenità invece non si acquisisce in maniera automatica da un giorno all'altro ma è una realtà interiore che si conquista con le scelte che si operano.

Ecco come fare:


1) Siate grati


Concentratevi su quello che già avete e siate grati per tutte queste cose: per avere gli occhi che vi consentono di leggere queste righe, per i vestiti che indossate. Nella mia vita la gratitudine si è rivelato un esercizio veramente efficace.Ogni mattina al risveglio dico Grazie. Provate a dire "Come sono fortunato, come sono grato per tutto ciò che ho" Sapete una cosa è impossibile essere riconoscenti e non essere felici.

Un altro esercizio molto efficace ma anche semplice è il seguente: pensate alla giornata di ieri. Ricordate cosa è successo, un episodio dopo l'altro e per ognuno esprimete la vostra gratitudine.Dite "Grazie, che fortuna che mi sia capitato questo!" Con ogni probabilità vi ricorderete anche di qualche fatto spiacevole. Allora pensate:"Quello che mi è capitato è stato messo lì per il mio bene"dite "Grazie" e continuate.Siate grati per quello che avete ora.Quando comincerete a riflettere su tutte le cose della vita per le quali provate gratitudine, resterete stupiti nello scoprirne infinitamente tante.

2) Imparate a perdonare

Perdonare non per buonismo o per “porgere l’altra guancia”! Perdonare per impedire a rabbia e risentimento di avvelenare il nostro futuro. Perdonare per darci l’opportunità di essere ancora felici! Dovremo imparare a perdonare chi ci ha fatto soffrire, lo so sembra strano o difficile, ma è l’unica medicina che può curare la nostra anima e renderci liberi e felici. Questo rimedio è il perdono che porta amore e serenità.

Una delle cose più importanti da capire circa il perdono che questo non è un atto di altruismo nei confronti della persona che state perdonando ma lo fate per Voi stessi. Il perdono dal punto di vista psicologico è qualcosa di estremamente importante perchè permette di guarire da qualcosa che prima produceva dolore. Perdonare è un atto che consente di liberarsi di risentimento, invidia, pensieri ed emozioni negative. Perdonare va visto come una necessità di chi vuole guarire e non come atto di generosità verso gli altri o di assoluzione. Perdonare qualcuno significa eliminare tutti i sentimenti negativi che si hanno nei confronti di questa persona. Vi è un vecchio proverbio che dice: "Colui che non riesce a perdonare agli altri rompe il ponte su cui lui stesso deve passare". Quando la nostra salute od il nostro benessere, tardano ad arrivare, è necessario concedere il nostro perdono.

3) Sorridete


Sorridere fa bene alla salute e allo stato d'animo.

Fa bene alla salute perchè una risata ha molteplici effetti positivi sul nostro corpo: rilassa i muscoli contratti, stimola la circolazione, innalza il tasso di immunoglobina nel sangue, creando una vera e propria barriera contro gli attacchi esterni. La "Terapia del sorriso" è diventata famosa in tutto il mondo con il film "Patch Adams" interpretato dal bravissimo attore Robin Williams, che ha raccontato la storia di un medico americano che ha creduto moltissimo in una sua intuizione e ha fatto di tutto per concretizzarla.Il dott. Patch Adams era convinto che il clima che si respira negli ospedali, tende a demoralizzare i pazienti, soprattutto se bambini.Come avrebbero reagito i piccoli malati se il medico e gli infermieri invece di indossare austeri camici bianchi prestassero servizio vestiti da clown? Concretizzare questa idea non è stato facile, perchè culturalmente associare la figura seria e professionale del medico con un clown era impensabile.I fatti hanno però dimostrato che i pazienti, più distesi e felici, reagivano meglio alle cure e ai farmaci e l'idea di un medico visionario è diventata realtà in molti ospedali.

Fa bene allo stato d'animo perchè ci rende di buon umore.


E se non si ha voglia di sorridere? Ci si sforza di sorridere, agite come se si fosse già felici. E questo vi porterà ad esserlo davvero. Lo psicologo e filosofo William James lo ribadisce "L'azione sembra seguire lo stato d'animo, ma in realtà azione e stato d'animo sono contemporanei; e controllando l'azione, che dipende direttamente dalla nostra volontà, si può controllare indirettamente anche lo stato d'animo che invece non lo è."

Come vi sentite adesso? se non vi sentite bene come dovreste, un metodo consiste nel chiudere gli occhi, concentratevi sulle emozioni dentro di voi e sorridete per 15-30secondi. E' garantito che vi sentirete meglio.


Auguro a tutti Buone feste e tanta serenità!


A presto....












giovedì 18 dicembre 2008

Le Sette regole del Benessere

image4652764g Buona giornata a tutti i lettori di Vivere al Meglio, oggi vi offro alcuni consigli di Giovanni Raimondi, esperto di tecniche comunicative e di psicologia umanistica, autore di un ebook carico di energia e positività "Il potere dell'ottimismo".

Lascio la parola a Giovanni Raimondi:

Se siamo un poco attenti vediamo che sta fortemente crescendo la richiesta verso la “Psicologia della salute” ossia la psicologia delle persone che stanno bene, ma che vorrebbero sempre stare meglio. Legittimamente. A volte mi scrivono mail persone che mi chiedono come fare per orientarci al benessere psico-fisico e all’ottimismo, con tutte le cose che vanno non proprio bene nella società, che il tempo per pensare a sé stessi non rimane, per le molte incombenze che ciascuno di noi deve affrontare, nella quotidianità.

Io semplicemente rispondo che se lo vuoi, puoi ritagliarti il tempo per il tuo benessere psico-fisico e per ri-orientare i tuoi pensieri da uno stato di sofferenza e insoddisfazione o pessimistica visione della vita, ad un modo di pensare, vedere e vivere l’esistenza in modo più sereno, gioioso ed appagante. E l’ottimismo è proprio quella marcia in più che ci consente di fare la differenza, che ci consente di raggiungere un elevato standard di benessere psico-fisico.

Ribadisco “Se vuoi, puoi !!” la nostra mente e il nostro cervello si sono evoluti moltissimo dall’epoca della trasformazione dei primati in ominidi e successivamente in quelle stupende creature che siamo noi, ossia gli esseri umani, l’uomo. Ed è soprattutto per questo motivo che anche la massa cerebrale è cresciuta, soprattutto si è sviluppata ed evoluta la neocorteccia cerebrale, sede delle emozioni e di moltissime altre funzioni ad oggi ancora sconosciute.

Se solo pensiamo che normalmente utilizziamo appena il 5% delle potenzialità del nostro organo guida eccellente, riusciamo a capire quanta potenzialità sia racchiusa nel nostro cervello, ancora oggi un vero mistero sotto molti aspetti non ancora conosciuti dalla scienza e dalla medicina più evoluta.

Quindi il benessere psico–fisico possiamo identificarlo come quello star bene, pienamente e autenticamente bene, con noi stessi, il nostro corpo, la nostra mente e il nostro mondo emotivo e psicologico. Solo così corpo, mente, spirito e anima possono fondersi in un armonico equilibrio che ci fa sentire vivi, in pace con noi stessi, con gli altri, con l’ambiente, con Dio.

Desidero ora dispensare alcuni semplici consigli, al fine di ritrovare quel benessere psico-fisico che ci fa sentire sempre meglio in soli 7 steps :

1° regola del benessere:
Vivere il presente, dedicando 10 minuti al giorno alla riflessione

2° regola del benessere:
Sapersi assolvere dai complessi di colpa

3° regola del benessere:
Vincere le nostre paure

4° regola del benessere :
Ascoltare più intensamente i nostri cinque sensi

5° regola del benessere:
Crearsi un futuro eccitante

6° regola del benessere:
Progettare un piano e degli obiettivi per il futuro

7° regola del benessere:
Lavorare con passione per raggiungere i nostri traguardi

A onor del vero vi sono mille diverse modalità che aggiunte a queste semplici regole, ci permettono di superare la sofferenza e di trasformare la nostra esistenza da opaca in incredibilmente interessante ed emozionante. In questo modo scopriremo che il benessere psico-fisico albergherà già nel nostro essere e noteremo come questo stato di benessere carichi continuamente le batterie della nostra esistenza. Sta a noi fare la differenza, permettere a tutte le componenti del nostro essere il raggiungimento di uno stato di benessere che ci consenta di vivere con gioia e serenità la grande avventura della vita.

Spesso, non appena riusciamo a vincere le paure che ci impediscono di attuare un autentico cambiamento, notiamo che iniziamo a crescere ed a sentirci sempre meglio.Anche le decisioni sono importanti per riuscire a ritagliarci una vita più ricca di gioia e di emozioni. Il segreto di tutto questo non sta né in cima alle più alte vette, né nel più profondo degli abissi, sta semplicemente dentro noi stessi.

Un saluto a tutti!

Giovanni Raimondi

Autore de "Il potere dell'ottimismo"

scarica subito il primo capitolo gratis

martedì 16 dicembre 2008

La felicità è contagiosa


Il segreto della felicità: circondarsi di persone felici. Secondo una ricerca la "felicità" è un fatto collettivo, ed è in grado di diffondersi come un'onda nella propria rete sociale, molto di più della tristezza. Lo stato emotivo di una persona può dipendere dalle esperienze emotive di altre persone che neppure si conoscono. Una persona felice fa scattare una reazione a catena che beneficia non solo i suoi amici, ma gli amici dei suoi amici. Quindi una chiave determinante della nostra felicità è la felicità di chi ci sta vicino.

A questi risultati sono giunti i ricercatori della Harvard Medical School e dell'Università della California a San Diego, che lo illustrano in un articolo pubblicato sul "British Medical Journal". Lo studio sulla felicità è stato condotto su 5000 soggetti per 20 anni in modo indiretto (ovvero attraverso le loro cartelle cliniche che contengono anche una valutazione psicologica periodica con scale per la depressione)Obiettivo: scoprire se la felicità può diffondersi da persona a persona.

I ricercatori per oltre due anni hanno analizzato i dati del Framingham Heart Study (uno studio sui problemi cardiovascolari ancora in corso iniziato nel lontano 1948) per ricostruire il contesto sociale in cui sono immerse le persone e analizzare i rapporti fra rete sociale e salute. Nel loro esame dei dati hanno trovato una incredibile quantità di informazioni. Una sintesi dello studio la trovate su questo sito.

Per la prima volta gli studi sulla felicità, si sono concentrati sugli aspetti relazionali e non sugli aspetti socioeconomici e genetici. Poiché la felicità è un elemento che influenza in modo sostanziale lo stato di salute (anche secondo l’OMS), il British Medical Journal si chiede se non debba essere un dovere sociale quello di favorire questo contagio.

I ricercatori in pratica hanno constatato che chi ci sta intorno influenza la nostra vita nella seguente maniera: un amico che abita a 1,5 Km da noi ed è felice aumenta la nostra probabilità di felicità del 25 per cento. I partner felici la incrementano dell’8 per cento, i fratelli del 14 per cento, i nostri allegrissimi vicini di casa del 34 per cento. La cosa più sorprendente è però che questo contagio si ripercuote al di là delle relazioni dirette. Nell'esempio precedente, anche un amico di quell'amico vede aumentare del 10 per cento le proprie probabilità di felicità.

sabato 13 dicembre 2008

Come avere una super-memoria:la tecnica associativa



Ciao a tutti,

quest'articolo è il prosieguo di "Come avere una super-memoria" e come vi avevo già anticipato spiegherà la prima tecnica mnemonica vera e propria che consente importanti applicazioni pratiche.

La tecnica associativa

Consiste nel collegare, una serie di parole-immagine, in modo tale che sia possibile richiamare alla mente l'intera sequenza o parte di essa, a partire da un punto qualsiasi, in ordine diretto o inverso.Quanto alle applicazioni pratiche, basti pensare che l'elenco delle immagini potrebbe corrispondere ai concetti-chiave ricavati dal capitolo di un testo.

Modalità di esecuzione:

1) Fissare il punto di partenza

Per facilitare il recupero della prima parola ed individuare con certezza quella conclusiva, può essere utile, soprattutto nel caso d elenchi lunghi e complessi, creare una immagine iniziale e un'immagine finale. Le lettere A e Z , da mettere in relazione con la prima parola e con l'ultima , una lampada che si accende e poi si spegne, una porta che all'inizio si apre e alla fine si chiude. Se dovete memorizzare la lista della spesa l'immagine iniziale potrebbe essere un supermercato o un borsellino che si apre e poi si chiude. Se l'associazione viene fatta solo per esercizio, mancherà un punto di inizio naturale. Si può utilizzare in questo caso uno schermo cinematografico ad indicare l'inizio della proiezione. Ovviamente la prima immagine che comparirà sul video sarà il primo vocabolo dell'elenco da memorizzare.

2) Mantenere la giusta sequenzalink

Per ritrovare ogni elemento di una lista nel suo esatto ordine è importante mantenere una memorizzazione ordinata. Una associazione corretta è simile a una catena di anelli uniti in modo lineare. In una catena ogni anello è unito al precedente e al successivo ma non c'è connessione, per esempio tra il secondo e il sesto.

3) Trasformare

Secondo il principio enunciato al punto 2 dovremmo trasformare ogni elemento nel successivo con associazioni non razionali e non dovremo avere remore di alcun tipo a ricorrere all'esagerato, all'insolito, e perfino all'assurdo e al ridicolo.

4) Usare l' emotività

Come abbiamo detto, questo è un elemento essenziale per la memoria. Le associazioni sono efficaci come rinforzo mnemonico solo se sono:

-ridicole e divertenti

-paradossali e assurde

-esagerate e sproporzionate

-movimentate e colorate

Un esempio pratico

Per esaminare in pratica l'applicazione delle regole enunciate precedentemente useremo le seguenti parole da memorizzare: Tavolo, bandiera,doccia, Bar, portafoglio, album, macchie, pompa, intellettuale, Venezia, cane, cuscino, antenna, ponte, scacchi. Questo esempio mostra come i collegamenti insoliti e strani, si dimostrano utili, per rinforzare la memoria. E' importante vedere mentalmente, in modo chiaro e vivido, le diverse immagini associate.

Sullo schermo appare un tavolo.Osserviamolo sembra poco stabile, decidiamo di sistemargli le gambe.Ne svitiamo una esce una grande bandiera (regola dell'assurdo e sproporzionato). Agitiamo la bandiera che comincia a gocciolare trasformandosi in pioggia. La pioggia si trasforma in doccia. Concentriamoci sul getto d'acqua che si fa sempre più calda e scura e diventa caffè. Per forza ci troviamo in un Bar( trasformazione paradossale e ridicola). Mentre beviamo il caffè vediamo che c'è qualcosa dentro, tiriamo fuori un enorme portafoglio;nel portafoglio c'è un album(l'album sporge, ha un colore vivace);l'album viene coperto di macchie(giocare sul contrasto di colore); le macchie sono provocate da una pompa;la pompa è manovrata da un Intellettuale( pensare ad una persona conosciuta che possa essere definita tale); l'intellettuale si trova a Venezia(scegliere uno scorcio significativo della città: San Marco, il Canal Grande con le gondole); a Venezia c'è un cane che cammina in piedi sulle zampe posteriori come un essere umano;il cane porta porta sotto la zampa un cuscino; dal cuscino spunta un'antenna; l'antenna urta contro un ponte; sul ponte ci sono alcuni pezzi del gioco degli scacchi.

Alla fine provate a riscrivere l'elenco dei 15 vocaboli: Vi renderete conto che ogni immagine si lega alla successiva, senza sforzo, scaturendo in naturale sequenza.Una variante di questa tecnica è costituita dal racconto. Si tratta di creare una vicenda di fantasia, nel quale trovano posto tutti gli elementi da ricordare. Questo tipo di tecnica può essere applicato a qualsiasi elenco. Inizialmente ci si allena con parole facili da visualizzare. Ma appena la mente avrà recepito il meccanismo, memorizzare una serie di concetti o anche parole astratte diventerà altrettanto facile. L'allenamento mentale è un'attività basilare per l'efficienza della memoria oltre che per quella dei muscoli. Senza ripetizione e allenamento nessun metodo potrà darvi risultati. Le bacchette magiche non esistono....

Consigli Pratici

Se dovete ricordare una qualsiasi sequenza parole come ad esempio: una serie di norme di legge, i punti chiave di una conferenza, i momenti salienti di un periodo storico, i sintomi di una malattia, ecc. basterà trasformare in immagini i diversi concetti e collegarli l'uno all'altro, secondo la tecnica illustrata. Se dovete ricordare una parola astratta che mal si presta alla visualizzazione potete rievocare una immagine concreta che la rappresenti in modo ben definito chiaro ed univoco ad esempio alla parola elettricità si può collegare l'immagine di una presa di corrente, una lampadina che si illumina, una serie di tralicci; se dovete ricordare la parola leggerezza potete visualizzare una foglia o una piuma che cade.




Video Test sulle tecniche di memoria di Matteo Salvo




Matteo Salvo è nato a Genova il 6 novembre 1976. Dal 2000 insegna tecniche di memoria, lettura rapida e metodologie di studio anche all'estero sia in lingua inglese che in lingua spagnola. Ha fondato e dirige la scuola "Mind Performance", con sede a Torino, specializzata in strategie di apprendimento efficace e nel miglioramento e nello sviluppo delle risorse umane. I suoi corsi, rivolti sia ai privati che alle aziende, sono frequentati da liberi professionisti, medici, avvocati, imprenditori e da tutti coloro che studiano per lavoro e vogliono migliorare i propri risultati. È master practitioner in programmazione neurolinguistica e, dopo la maturità classica, si è laureato in ingegneria meccanica presso I'Università di Genova. Ha scritto il libro “Il Segreto di una memoria prodigiosa” e “Impara l’inglese in un mese” editi dalla casa editrice Gribaudo.








sabato 6 dicembre 2008

Un segreto che si dovrebbe insegnare nelle scuole: come imparare di più con minor fatica


Quando dobbiamo imparare qualche cosa di nuovo è importante farlo in maniera più veloce possibile e con minor sforzo:prima impariamo prima possiamo applicare le nuove informazioni.

C'è un modo per poter accelerare il processo di apprendimento e renderlo più rapido e meno faticoso possibile ed è quello di utilizzare l'effetto "primacy" e l'effetto "regency" a nostro vantaggio. Nei compiti di rievocazione è possibile osservare un curioso fenomeno, tra l'altro confermato da esperimenti di laboratorio, che le informazioni ricordate più facilmente all’interno di una qualsiasi sequenza sono le prime e le ultime. Le prime perché sono quelle memorizzate quando "la mente era più fresca” (effetto primacy), le ultime perché sono le informazioni assimilate più di recente (effetto regency).

Vediamo un esempio. Dovete memorizzare questo insieme di dati in 2 minuti :

39104940285465840302884658596874564524264759382028

In base all'effetto primacy e Recency, dopo due minuti, vi ricorderete i numeri posti all'inizio e alla fine della lista in maniera più accurata rispetto a quelli piazzati in mezzo.

Ecco un altro esempio su come il cervello ponga di più l'attenzione sul primo e l'ultimo oggetto in una serie di dati. Questa volta, le parole di un paragrafo:

"La mormeia a bevre teminre è qulleo sazipo mtalene in cui le infazionormi vongeno corvansete per pioderi più apmi. Sonecdo alnuci atouri qusteo tpio di moriema può acnhe eserse coderansita una mormeia di larovo preché detatupa alla mipoanlazione non mneo che alla coazionservne dell’imazinforone. Quseto mazzigano di infmazioroni ha una cacipatà litamita. Sponeottondo aunlci settoggi a una porva di rordico di seuenqze di nuermi e lerette, Miller (1956) ginsue alla coclusnione che si psoosno rirdacore al mssiamo stete elnemeti nllea mormeia a bevre. "

Se si guarda ad ogni parola, si noterà che sono nelle posizioni corrette sono la prima e l'ultima lettera di ogni parola. Se ci sono più di tre lettere le parole sono sbagliate. Eppure, si può ancora leggere e capire.

Potrebbe essere utile fare anche un'altra esperienza. Leggete la seguente lista di nomi, parola per parola, una sola volta.Lo scopo è capire quante parole siete in grado di ricordare. L'ordine non è importante.

Ero via sinistra due suo e il lontano di e che il di dietro che il dovere e di poteva il gamma di e e altro il camminare stanza dito piccolo cambio gradino tempo

Cercate di scrivere tutte le parole che ricordate. Adesso controllate come la vostra memoria ha funzionato. Le parole che in questo test vengono comunemente ricordate sono le prime 3-5 parole;le ultime2 o 3;e;di;il (perchè ripetute).

Quindi il cervello ricorda di più ciò che ha imparato all'inizio e alla fine del periodo di apprendimento.

Come si può sfruttare questa informazione? Quando state imparando qualcosa per il lavoro o per la scuola è sufficiente aumentare il numero di periodi di inizio e di fine dello studio. Occorre suddividere il periodo di studio nelle unità di tempo più utili. Queste unità in media sono comprese tra i 20 e i 50 minuti, dipende dalla difficoltà del testo.

Leggendo un libro contenente puramente informazioni descrittive si può proseguire lo studio fino a 50 minuti senza effettuare pause.Se il testo comporta molte parti complesse sarà bene attenersi a fasi di studio di massimo 40 minuti.

Naturalmente anche le pause devono avere una durata di circa 2-10 minuti,durante i quali, per permettere alla mente di rilassarsi, potete fare due passi, concedervi una bibita non alcolica oppure fare qualche esercizio fisico o ascoltare musica rilassante. Cosi in un periodo di studio di 2 ore se decidete di fare una pausa ogni 30 minuti avrete otto punti di memorizzazione relativamente alti invece di avere solo 2 momenti di grande memoria :all'inizio e alla fine del periodo.

Se il tempo viene così organizzato i vantaggi sono:

1) Gli inevitabili cali di memoria che si verificheranno durante lo studio saranno nettamente minori di quelli che avreste se non vi concedeste delle pause;

2)Invece di avere solo 2 momenti di grande memoria, all'inizio e alla fine del periodo di studio, ne avrete molti di più;

3)Grazie a queste pause vi sentirete più riposati nel successivo periodo di studio. Inoltre, quando vi sarete riposati, comprensione e ricordo saranno più facili.

4)Dopo le pause sarete più riposati e ricorderete meglio le cose studiate in ciascun periodo;

5) Contrariamente a quanto si pensa comunemente, il ricordo di quanto studiato aumenta durante le pause di studio anzichè diminuire.Ciò è dovuto al fatto che gli emisferi cerebrali destro e sinistro"classificano le cose", a livello inconscio, ancora per un breve periodo dopo aver finito di inserire informazioni da memorizzare.

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