lunedì 30 marzo 2009

Vuoi diventare un genio come Leonardo da Vinci? Sviluppa ciascuna delle tue intelligenze

 

SmartStuff Il concetto di QI è nato appena agli inizi   del secolo scorso ad  opera dello  psicologo francese Alfred Binet il quale elaborò il  primo metodo veramente scientifico per misurare  obiettivamente l'intelligenza.Si basava su test  verbali e numerici nei quali il punteggio era calcolato su una scala da 1 a 100. I test del QI di Binet  sono stati accettati senza discussioni fino agli anni ‘70.In pratica è un Test che dice se sei intelligente, quanto lo sei o se al contrario sei uno stupido. Fortunatamente, anche in ambito accademico le cose sono iniziate a cambiare con lo psicologo americano Howard Gardner.

 Secondo lo studioso, padre della teoria delle Intelligenze Multiple (1983), è errato ritenere che c’è qualcosa chiamata “intelligenza” che può essere obiettivamente misurata e ricondotta ad un singolo numero, ovvero ad un punteggio.

Secondo Gardner, ogni persona è dotata di almeno sette intelligenze ovvero, è intelligente in almeno sette modi diversi e può sviluppare tutte le diverse  intelligenze fino  a  raggiungere soddisfacenti livelli di competenza.

Una persona veramente intelligente  non è chi ha una padronanza verbale e numerica ma è chi sa reagire a tutte le opportunità e a tutti gli  stimoli proposti dall'ambiente. Invece anche nelle scuole si tende a sovrastimare la letteratura e la matematica rispetto ad altre discipline come ad esempio l’arte.

Tony Buzan, uno dei maggiori esperti mondiali di metodi di apprendimento e ideatore delle mappe mentali, è stato giudicato sin da bambino come un allievo dal rendimento scarso e successivamente anche inadatto per l’Università. Nel suo Libro “Prima la testa” racconta come a scuola, da piccolo si sentisse perplesso e confuso di fronte a molte domande alle quali non sapeva rispondere, e demotivato dai commenti negativi degli insegnanti.

Tony Buzan nel suo libro individua addirittura 10 intelligenze suddivise in 3 categorie:

1)Intelligenze Creative ed Emotive

Intelligenza Creativa

Intelligenza Personale

Intelligenza Sociale

Intelligenza Spirituale

2)Intelligenze Corporee

Intelligenza Fisica

Intelligenza Sensuale

Intelligenza Sessuale

3)Intelligenze Tradizionali

Intelligenza Numerica

Intelligenza Spaziale

Intelligenza Verbale

Leonardo da Vinci  che viene definito il più grande genio di tutti i tempi è la persona che ha dimostrato di aver usato tutte le sue Intelligenze. Era quasi interamente autodidatta e rappresenta un validissimo esempio  di ciò che si può ottenere con la determinazione a espandere e sviluppare tutte le intelligenze.

La sua educazione fu molto elementare: nelle botteghe fu un apprendista pittore e scultore.Leonardo stesso  disse che aveva cercato di capire come funzionasse il cervello  e si definiva “discepolo dell’esperienza”.

Buzan ritiene che con degli appositi esercizi ciascuna di queste intelligenze possano essere sviluppate da tutti noi e afferma ”Pensate a ciascuna delle intelligenze Multiple come  a un dito  di due mani incredibilmente abili e agili che suonano un pianoforte.

Naturalmente potete suonare la musica della vostra vita con un dito solo o con due: per esempio, usando solo l’intelligenza Verbale e Numerica o solo quella fisica e Sensuale. La musica della  vita,tuttavia, è suonata molto meglio se tutte  le dita delle intelligenze multiple eserciteranno  il loro tocco magico sulla tastiera dell’esistenza”.

Ho letto il libro “Prima La testa”  di  Tony Buzan   con molto entusiasmo e coinvolgimento.  Ritenendo che  l’argomento possa anche interessare molti  lettori di questo blog,  mi sono riproposto  di scrivere  alcuni dei prossimi articoli prendendo spunto  proprio da questo libro.

Ho intenzione di approfondire  ogni singola intelligenza in maniera stimolante, cercando di capire come migliorarla ed espanderla con  appositi esercizi,  indicando anche un modello della storia da prendere in esame.

Alla prossima …

 

domenica 29 marzo 2009

Un ristorante tra le nuvole

Sei stufo dei soliti ristoranti? Cerchi un esperienza gastronomica veramente “stellare”? Allora devi provare questo nuovo ristorante “Dinner in the Sky”. Concepito per regalare forti emozioni e una cena da ricordare per tutta la vita “Dinner in the sky “ permette di pranzare su comode sedie e raffinati tavoli elegantemente apparecchiati completamente sospesi  nel nulla a 50 metri d’altezza.

L'idea è venuta in mente ad una società di catering belga che ha ben pensato di creare una vera e propria sala da pranzo fluttuante nel vuoto.

La ditta di catering proveniente da Bruxelles che ha dato vita a questa iniziativa ha cominciato, qualche tempo fa, a far provare l’ebbrezza del mangiare a mezz’aria spostando il suo ristorante itinerante in giro per il mondo.

Il sistema è composto da una gru, che provvede ad alzare la struttura atta ad accogliere 25 persone in tutto. Il tavolo ha spazio per circa 22 posti nel mezzo risiedono lo chef, un cameriere e un intrattenitore.

Onde evitare spiacevoli inconvenienti, ogni posto è dotato di una cintura di sicurezza che assicura l’incolumità dei convitati.

Naturalmente questa è un’esperienza che si gode meglio nei mesi estivi e una condizione per dare il via alla cena è il buon tempo. La società è infatti assicurata contro il maltempo e si rifiuta di accettare ospiti in caso di vento forte o possibilità di cambiamenti nelle condizioni atmosferiche.

L’unico inconveniente dell’esperienza è determinato dal prezzo: 15 mila euro… senza contare la problematica di dover andare al bagno durante la cena…

Quindi se non soffri di vertigini e hai un bel gruzzoletto da parte quest’estate sai cosa fare!

Buona Domenica.

 

mercoledì 25 marzo 2009

Il palazzo più intelligente del mondo

L' edificio  più intelligente del  mondo, con un cervello enorme,  si trova a Bruxelles. Infatti sul tetto  di un bel palazzo in pieno centro storico è stato posizionato  un mega  cervello Blu.

Si tratta dell'opera pazza di due artisti Chris Christoffels e Jose Roland che hanno così voluto rappresentare la creatività.

Questo gigantesco cervello Blu è alto quanto un palazzo di 2 o 3 piani ed  è appoggiato su una struttora che lo eleva e lo rende visibile da ogni angolazione.

Ecco, nella foto potete anche voi ammirare questa singolare opera d'arte.

Alla prossima...

blue-brain

 

lunedì 23 marzo 2009

Di solito come preferisci definirti: umile o modesto ?

Buona giornata, oggi ho il piacere di ospitare Fabio Galetto, un esperto di strategie per il cambiamento e la crescita personale.

Dopo un'adolescenza caratterizzata da un carattere molto introverso, ritrova in se stesso la forza per migliorare e cambiare la sua vita. Grazie alla forza di volontà e alle sue esperienze trasforma radicalmente la propria personalità ottenendo nuove energie emotive e mentali.

Attualmente è Responsabile del settore Informatico/Informativo e delle Comunicazioni presso una nota industria alimentare di oltre 500 dipendenti. E' autore di due ebook che hanno riscosso molto successo:“Da Timido a Vincente" e "Socializzazione Vincente" in cui vengono spiegate le strategie che lui stesso ha utilizzato per migliorare e cambiare la sua vita.

Buona lettura, lascio subito la parola a Fabio Galetto.

Tu sei una persona Umile oppure Modesta? E’ ora di fare luce su queste differenze perché troppe volte mi trovo di fronte a persone che sbagliano TOTALMENTE a relazionarsi con il mondo che ci circonda!

Infatti ogni dieci persone che conosco almeno otto si vantano oppure sono modeste pertanto è un argomento che coinvolge TUTTI, donne e uomini, giovani e anziani. Come al solito ti fornirò esempi pratici che potrai facilmente adattare alle tue esigenze!

Una delle prime cose che ci hanno insegnato da bambini è stata “Mai vantarsi!”. Giustissimo, però nessuno ti ha detto “Mai valorizzarti!”. E’ quindi ti chiedo: “Tu sei una persona Umile o Modesta?”

Qual’è la differenza? Enorme! L’Umiltà è un PREGIO mentre la Modestia è un DIFETTO! Il vocabolario dice che l’Umiltà è la qualità che consente di reprimere la superbia invece la Modestia è la “virtù” di chi cerca di fare apparire insignificanti i propri pregi.

La modestia era indubbiamente un pregio nelle epoche antecedenti alla comunicazione di massa. I rapporti interpersonali erano circoscritti al proprio paese/città di appartenenza poiché la macchina era un lusso che pochi benestanti potevano permettersi. A quei tempi vantarsi significava screditarsi agli occhi della propria comunità quindi era necessario essere modesti.

Oggigiorno invece la comunicazione ha subito una diffusione capillare. Giornali e televisione ti bombardano di messaggi che comunicano quotidianamente quanto il tuo valore sia basso rispetto alle persone famose. E’ pertanto molto sconveniente definire “virtù” un atteggiamento che annienta la stima che gli altri provano nei tuoi confronti e indebolisce ulteriormente la tua Autostima!

Per comprendere meglio le differenze ti fornisco due esempi immediati. Nel primo parlo del mio ruolo di autore, nel secondo di una mia amica che pratica danza e proprio quest’anno ha vinto il terzo premio al concorso “Coreografia Hip Hop 2008”.
Esempio 1.

  1. Fabio complimenti! Ho saputo che sta per uscire il nuovo ebook!
  2. Grazie, ma gli ebook sono meno importanti dei libri e inoltre sono lontano dalle vendite dei grandi autori di successo. Inoltre devo sperare che gli ebook continuino ad avere sempre un buon mercato (MODESTIA)

Oppure

  1. Fabio complimenti! Ho saputo che sta per uscire il nuovo ebook!
  2. Grazie! Sono soddisfatto perché mi ritengo privilegiato nel fornire il mio contributo alla crescita personale! Inoltre sto allacciando nuovi rapporti con delle persone veramente in gamba, autori ed affiliati! (UMILTA’)

Esempio 2.

  1. Silvia complimenti! Ho saputo che hai vinto il terzo premio al concorso!
  2. Grazie, ma i giudici sono stati troppo buoni e sono convinta che la prossima volta riuscirò a raggiungere gli stessi risultati solo se avrò fortuna (MODESTIA)

Oppure

  1. Silvia complimenti! Ho saputo che hai vinto il terzo premio al concorso!
  2. Grazie! Sono soddisfatta perché ho lavorato duramente per raggiungere questo risultato! Inoltre ho conosciuto le prime due classificate, veramente brave che hanno dato consigli alle partecipanti! (UMILTA’)

Come hai potuto notare la differenza fondamentale tra l’essere Umili o modesti è questa : se sei Umile ti limiti a ringraziare brevemente (confermando i complimenti) e subito dopo enfatizzi il valore degli altri (perché è giusto riconoscere anche la bravura di chi ti circonda).

Al contrario se sei una persona modesta sminuisci la tua Autostima e azzeri la possibilità di essere stimato da chi ti circonda!
E’ evidente che dopo molti anni di condizionamento mentale sarà impegnativo “naturalizzare” questo modo di relazionarti con gli altri. Per i primi tempi ti fornisco questo semplice esercizio :

  1. Elenca i tuoi principali pregi e successi. Sei sicuramente “forte” in qualche cosa (sport, lavoro, hobby, scuola) oppure più semplicemente hai molte conoscenze in un settore specifico (libri, film, moda, tempo libero)
  2. Immagina che qualcuno ti faccia dei complimenti e quindi costruisciti una frase Umile prendendo spunto dai miei esempi!

Ti lascio al capitolo 1 di "Socializzazione Vincente" prelevabile gratuitamente! Anche se non lo acquisti leggi con attenzione l’introduzione e il primo capitolo gratuito e ti assicuro che aumenterai DA SUBITO la tua socializzazione!
Buona lettura!

A Cura di Fabio Galetto
Autore di “Da Timido a Vincente” e
"Socializzazione Vincente"

domenica 22 marzo 2009

Video della settimana (22/03/2009)

Ritenete che  Microsoft Paint sia il peggior strumento per la manipolazione delle immagini, la grafica e il disegno  al computer?

Dopo aver visto questo video cambierete idea. C'è chi   ha dimostrato che con Ms Paint  si  può addirittura dipingere… la Gioconda.

L'opera ha richiesto oltre 2 ore e 30 minuti di lavoro, sebbene il video - adeguatamente velocizzato - duri meno di 5 minuti. Complimenti al geniale autore !

Mettetevi comodi e godetevi questo stupefacente video.

Buona Domenica.

 

 

mercoledì 18 marzo 2009

Come far diventare la corsa una sana e duratura abitudine

correr L'avvicinarsi della primavera e l'arrivo di belle giornate di sole, spingono migliaia di persone ad indossare un paio di scarpette da ginnastica e a buttarsi a correre per le strade, nei parchi, sul lungomare. Basta che ci giriamo intorno in questi giorni per rendercene conto. Purtroppo per molti questa salutare attività non dura che il tempo di una stagione. Scoraggiati, smettono presto. Commettono grossolani errori di impostazione e si convincono che la corsa non fa per loro.

Peccato perchè con il giusto approccio la corsa potrebbe diventare una sana e duratura abitudine. Correre aiuta a stare meglio sia alla nostra mente che al nostro fisico.

Aiuta ad allontanare il rischio di malattie cardiache, a mantenere i nostri muscoli reattivi e il nostro peso sottocontrollo. Permettetemi, allora, qualche consiglio per aiutarvi a far diventare questa splendida attività fisica un impegno duraturo e piacevole.

1) Gradualità

Chi comincia, ed è magari un po' in sovrappeso, deve limitare gli sforzi, altrimenti rischia di arrecare danno anziché apportare beneficio al proprio cuore. All'inizio basterà un allenamento di circa mezz'ora, alternando il jogging ad esercizi da fermo per braccia e gambe e di camminata a passo svelto, con qualche esercizio finale di stretching. Questo allenamento andrà ripetuto tre volte a settimana per i primi tre mesi; poi si potrà passare ad un'ora quando ci si sentirà ben allenati, senza mai esagerare troppo.Trasformare le prime uscite in una gara contro il tempo, con l’ossessione del cronometro, del farcela a tutti i costi è un errore che commettono in tanti. Invece, la cosa migliore da farsi è lasciare a casa gli orologi e iniziare ad un’andatura ridotta, prendendosi molte pause.

2) Abbigliamento adeguato

Abbigliarsi per andare a correre è piuttosto semplice. Se il tempo è clemente mettete semplicemente dei pantaloncini e una maglietta. Quando fa veramente freddo coprite le mani con dei guanti di lana o seta e la testa con un berretto. Evitate indumenti che non permettono la traspirazione. E' importante tenere le gambe al caldo soprattutto per ridurre il rischio di stiramenti e di strappi... quindi fate attenzione a non scoprirle al primo sole.

Durante le miei uscite, mi capita di incontrare, persone che in piena estate corrono con la tuta, peggio ancora,con completi impermeabili, convinti così di sudare di più accelerando il processo di dimagrimento. Oltre al danno, si aggiunge anche la beffa di scoprire, dopo una bevuta, che il peso non si è minimamente spostato.

Per la scelta delle scarpe potete seguire i consigli del dott. Danilo Gambarara della Facoltà di Scienze Motorie dell’Università degli Studi di Urbino sul sito RiminiSportMedicina ci dà un immenso aiuto nell’apprendere “l’anatomia” delle nostre scarpe da running e il loro ruolo sulle prestazioni di un atleta.

3) Uscire nelle ore meno afose

Ideali per il jogging sono le prime ore del mattino,quando l'aria è fresca e pulita o quelle intorno al tramonto. Correre al mattino aiuta ad affrontare meglio la giornata, mentre correre la sera facilità il relax e il sonno.

4) Scegliere luoghi non inquinati

Solitamente la maggior parte dei jogger corrono sui marciapiedi o per le strade della propria città. Per molti è un'esigenza forzata, ma di certo non è il posto migliore per allenarsi. Infatti,la corsa andrebbe effettuato sì all'aria aperta, però dove non arrivi lo smog. Campagna e parchi rappresentano l'ambiente ottimale, quando non si possa andare a correre lungo percorsi di montagna o in riva al mare, dove le auto scarseggiano e l'ossigeno abbonda.

5) Effettuare qualche esercizio specifico per le cosce e le gambe, prima di iniziare la corsa, per preparare e scaldare i muscoli.

6) Tenere nei primi e ultimi minuti di allenamento un ritmo blando

7) Reintegrare i liquidi e i sali minerali con frutta fresca, centrifugati o frullati.

Piccoli consigli per scoprire che correre non solo fa bene ma può essere anche divertente.

lunedì 16 marzo 2009

Migliora la tua memoria con la tecnica della visualizzazione

Ciao  e buona giornata. Oggi ho il piacere di ospitare  Enrico Sicurtà con un articolo su un argomento che mi sta particolarmente a cuore: la memoria.

Enrico ci insegnerà  una efficacissima strategia che aiuta a memorizzare meglio utilizzando la tecnica della visualizzazione. Il pensiero umano funziona soprattutto sotto forma di immagini mentali; questo processo è chiamato anche visualizzazione.

Ognuno degli altri quattro sensi ha una parte nel processo di ricordare, ma è estremamente inferiore rispetto a quello della visualizzazione.

Più esattamente la memoria funziona:

all'85% per immagini mentali;

al 10% attraverso i suoni;

al 5% attraverso gusto, odorato, tatto.

Quindi è facile intuire come sia possibile aumentare in modo considerevole la memoria utilizzando in modo consapevole le immagini mentali. Normalmente, invece, si tende a puntare tutto sul 10% dell'udito, attraverso la ripetizione a voce alta.

Se vuoi approfondire l'argomento puoi anche  leggere alcuni interessanti articoli che ho scritto:"Come avere una Super-memoria " e "Come avere una Super-memoria: la tecnica associativa".

E ora buona lettura con l'articolo di Enrico Sicurtà. 

Hai una memoria di ferro? Riesci a ricordarti sempre tutto (compleanni, numeri di telefono, parole, ecc…)? A molte persone capita, soprattutto in tarda età, di dimenticare le cose più spesso. Ripensa all’ultima volta che non ti ricordavi dove avevi lasciato le chiavi di casa.

Le cercavi e le ricercavi e alla fine… erano al solito posto. Oppure, quanto hai impiegato ha imparare un numero di telefono? Qualche ora? Una mia vecchia amica aveva impiegato quasi 3 settimane a imparare il mio numero di cellulare.

La società in cui viviamo è particolare: ti invoglia a sviluppare solo metà cervello (l’emisfero razionale) e ti trasmette metodi di apprendimento estremamente razionali (e noiosi). Sicuramente a scuola ti hanno insegnato a “leggere e ripetere” ogni singola materia.

Un metodo noiosissimo in gradi di farti odiare qualsiasi materia. Questo metodo, che probabilmente applichi a tutta la tua vita, è estremamente controproducente. Infatti sfrutta solo metà del tuo cervello e in più è noioso.

Essendo noioso, tendi ad evitarlo, affidandoti così a rubriche telefoniche o qualsiasi altra cosa che memorizzi le informazioni al posto tuo. In questo modo, come dicevo nell’articolo precedente, abbandoni il tuo cervello, indebolendolo sempre di più e rendendo così più fragile la tua memoria.

In questo articolo voglio insegnarti una tecnica tratta da “I Segreti della Visualizzazione” :

semplice;

velocissima;

divertente;

efficace;

applicabile in qualsiasi occasione ( sì anche nello studio)

in grado di allenare tutto il tuo cervello ( quindi non solo l'emisfero razionale ma anche quello creativo )

Inizia a pensare a qualcosa che vuoi memorizzare. Ad esempio, mettiamo caso che tu voglia ricordarti sempre, prima di uscire di casa, di prendere il cellulare. Quello che devi fare è chiudere gli occhi, immaginare per qualche istante la tua porta di casa a forma di cellulare gigante e sorridente (se non hai un’immaginazione vivida ripeti questo esercizio per 3 o 4 volte).

Oppure, mettiamo caso che tu debba imparare un numero di telefono. Mettiamo caso che questo numero inizi per 01082. Inizia ad immaginare una ciambella (0) che, con una biro gigante (1) tenta di colpire un’altra ciambella (0). Mentre accade questo, un paio di occhiali (8) indossa un cigno rosa (2). Ok ok, non sono uscito da un manicomio :D è la tecnica.

Come vedi le ciambelle ricordano lo 0, la biro l’1 e così via. Lo scopo di questa tecnica è quello di creare immagini sequenziali ( nel caso di numeri di telefono, parole, poesie, ecc… ) o immagini singole (nel caso della porta e del cellulare) in modo che siano divertenti e allo stesso tempo richiamino quello che devi imparare.

Per cui, nel caso del numero di telefono, devi crearti una storiella divertente e assolutamente fantasiosa che richiami i vari numeri nello stesso ordine in cui si trovano nel numero (per cui, se inserisci la biro prima della ciambella, rischi di ricordarti il numero sbagliato).

Crea immagini divertenti distorcendole, colorandole, esagerandole, ridicolizzandole e/o rendendole assurde. Una volta creata la storiella, ti basterà ricordarla per ricordarti il numero o quello che vuoi ricordare. Essendo la storiella una cosa divertente, te la ricorderai più facilmente e anzi, sarà un piacere ricordarla.

Ci tengo ad evidenziare che questa tecnica ottiene un’ulteriore spinta se applicata da persone con un’immaginazione vivida ( cioè persone che vedono realmente quello che immaginano ). Se anche tu, come ero io, non hai la fortuna di avere questa abilità, ti consiglio di dare un occhio a “Il Fattore Einstein”, che mi ha aiutato molto per rinforzare questa abilità.

Cosa ne pensi di questa tecnica? L’hai provata? Che risultati hai avuto? A quali campi riesci ad applicare questa tecnica?

A cura di Enrico Sigurtà,
Autore di
“I Segreti della Visualizzazione” e “I Segreti della Creatività”

domenica 15 marzo 2009

Le invenzioni premiate come le più inutili dell'anno

Il video di questa settimana in realtà è  costituito da una serie di foto: alcune delle invenzioni che hanno ricevuto Il premio  Landfill Prize.

Il Landfill Prize (letteralmente «premio discarica») è un  riconoscimento certamente poco ambito, creato dallo scrittore ambientalista John Naish, che pone l’attenzione sugli oggetti che hanno una vita breve, finendo presto nel dimenticatoio o peggio nel cestino dei rifiuti.

Il vincitore della competizione 2009 è il cono elettrico che fa roteare automaticamente il gelato, semplicemente premendo un pulsante.Ha vinto a pieni voti non solo per le fattezze esteriori (che riprendono una cialda in plastica), ma per la funzionalità. Così si potrà evitare il grande sforzo di ruotare il braccio per leccare le palline di gelato!

                                   cono_motorizzato

 

 

C' è anche la forchetta rotante. Il principio è simile all'invenzione precedente.Si spinge il bottone sul manico e gli spaghetti si arrotolano automaticamente senza fatica!

 

                                    Forchette4_716488b20c

 

 

 

 Il Coprisedile  aereo leopardato.Per poter personalizzare la poltrona  del  vostro volo e rendetelo igienico e di classe!

                                       Leopard_lrg

 

 

Il Camaleonte USB da mettere  appollaiato sullo schermo e fa tutto, muove le zampette, rotea gli occhi, tira fuori la lingua ma NON CAMBIA COLORE.             

                                                        

                                       usb-chameleon 

Buona domenica.

venerdì 13 marzo 2009

La Banca dei poveri apre anche in Italia.Yunus riuscirà a realizzare il suo sogno?

             Microcredito

Amina Ammajan era una mendicante del Bangladesh, vale a dire una delle persone più povere della terra. Vedova e madre di due figlie, era sul punto di morire, quando la casa le crollò letteralmente sulla testa. Oggi possiede la casa, un pezzettino di terra e del bestiame. Non è ricca, ma vive dignitosamente.

La sua vita, come quella di milioni di altre persone, soprattutto donne, è cambiata completamente da quando ha incontrato Grameen, la banca del Bangladesh che pratica il credito ai derelitti: pochi soldi, dati a fronte di un progetto minimo e senza nessuna richiesta di garanzia.

Il risultato è stato entusiasmante. Gli ultimi della terra a cui Grameen concedeva un’opportunità, non solo mettevano in piedi attività redditizie della più diversa natura (dalla vendita di focacce alla fabbricazione di sgabelli in bambù, alla coltivazione di riso) che consentivano loro di sfuggire alla miseria e agli usurai, ma rimborsavano puntualmente i prestiti.

Molto più di quanto facessero i clienti "normali" delle banche tradizionali. Insomma proprio la disperazione e la mancanza di alternative farebbero di un povero un creditore affidabile, assai più di un creditore comune.

La  Grameen Bank è  stata fondata dal premio Nobel per la pace Muhammad Yunus.

La Storia

Nel 1972 Muhammad Yunus diventa capo del dipartimento economico dell'universita' di Chittagong e nel 1974  accompagna alcuni studenti in visita nelle zone piu' povere del Bangladesh, dove carestia e poverta' uccidono milioni di persone.

Quel viaggio cambia la sua vita e decide di dover fare qualcosa: presta 27 dollari a un gruppo di 40 donne che facevano cesti in bambu', in modo da consentire loro di espandere l'attivita' e di uscire dal giro degli usurai.

Le donne, fino a quel momento, ricevevano per il loro lavoro una somma talmente esigua che erano in grado a malapena di acquistare la materia prima per fare altri cesti e non riuscivano mai a realizzare profitti. Il prestito iniziale consentì loro di aumentare la produzione, gli introiti e restituire la somma.

All'inizio cerca di convincere il sistema di credito tradizionale ad aprire gli sportelli ai poveri, ma fa un buco nell'acqua: nessuna banca era disposta a fare credito a chi ritenuto inaffidabile a causa della presunta incapacità di restituzione del debito.

Ma l'economista non demorde e effettua piccoli prestiti prelevando denaro dalle proprie tasche o chiedendo credito a proprio nome. E a sorpresa il piccolo sistema si rivela la carta vincente: il 99 per cento dei contadini restituisce il debito puntualmente, abbattendo quel luogo comune legato all'insolvibilità.

Le trattative portate avanti contemporaneamente da Yunus per ottenere la sponsorizzazione della Banca del Bangladesh e l'appoggio delle banche commerciali del Paese sortiscono finalmente risultati: il progetto viene così diffuso dal villaggio di Jobra, sede del primo esperimento, a tutto il Bangladesh, arrivando agli oltre 5 milioni di persone che oggi ne fanno uso, di cui il 96 per cento di sesso femminile. 

Il microcredito arriva anche in Italia 

Anche nel nostro paese esiste una "fame" di microcredito, specialmente tra i giovani e gli immigrati che reclamano diverse esigenze, di natura abitativa, economica e familiare. Grazie ad un accordo tra Unicredit, Università di Bologna e la Grameen Bank è previsto il decollo, anche in Italia, del microcredito.

I meno abbienti d'Italia potranno  così accedere a forme di prestito senza dover dare alcuna forma di garanzia. In particolare questa nuova modalità di prestito si rivolgerà a donne e poveri che non possono avere credito da una banca tradizionale, e dunque avviare imprese, senza cadere nelle mani degli usurai.

In Italia la cosiddetta "banca dei poveri" assumerà la forma di una Organizzazione non Governativa e non di un istituto finanziario vero e proprio, e si porrà l'obiettivo di far entrare in funzione il microcredito nella penisola entro la fine del 2009.

Ad oggi la Grameen Bank è operativa in 28 paesi, prevalentemente in via di sviluppo, ma la sua idea è di esportare il modello nel mondo. Da poco è presente anche nei paesi occidentali - Spagna, USA - dove, soprattutto per il prossimo futuro, non mancheranno di certo candidati desiderosi di accedere a prestiti, per una volta, modellati sulle esigenze di chi le richiede.

Un ultimo dato su cui riflettere: il sistema non è in perdita. La percentuale di insolvenze è molto più bassa di quella registrata tra i clienti di banche tradizionali, ben il 98% dei prestiti viene restituito.

Conclusioni

Yunus è originario del Bangladesh, ha studiato e vissuto negli USA, ed avrebbe potuto restarvi, come tanti, fare una carriera universitaria, integrarsi egregiamente. Ma Yunus voleva tornare a casa, voleva essere utile al suo paese, contribuire alla sua crescita economica.

Anche nel suo paese avrebbe potuto vivere nella sua condizione privilegiata di insegnante universitario, ma voleva davvero aiutare il suo paese e così ha impiegato tutta la sua imprenditorialità per sconfiggere la povertà.

Ha impegnato la sua eccellente capacità imprenditoriale per un obiettivo di interesse generale, collettivo, di solidarietà umana, di impegno sociale.

Questa è forse la lezione più importante che possiamo ricavare da Yunus e la più divergente dalla comune mentalità di mercato, che vuole le persone agire sempre e soltanto per proprio tornaconto, per il proprio profitto.

Yunus dimostra che, se ci stanno a cuore gli esseri umani, è possibile creare imprese basate non sulla cupidigia ma sull'impegno sociale e che queste imprese possono essere competitive e dare profitto, possono inserirsi a pieno titolo in un'economia di mercato, migliorando la vita dei più deboli e non sfruttandoli.

Il sogno di Yunus è un mondo senza povertà "Relegheremo la povertà nei musei. Ce ne sarà uno in ogni Paese, ci porteremo i bambini in visita: resteranno orripilati scoprendo la condizione infame che così tanti esseri umani hanno dovuto sopportare per così lungo tempo e condanneranno i loro progenitori che hanno permesso tutto ciò".

E’ questo il primo dei «sogni a occhi aperti» di una lunga lista che Muhammad Yunus ha messo nero su bianco nel suo ultimo libro, «Un mondo senza povertà»

 

mercoledì 11 marzo 2009

Lo scarabocchio combatte la noia e migliora la memoria

doodlemain

Questa notizia farà piacere a tutti coloro che, come me, hanno l'abitudine, quando restano in ascolto durante le riunioni o al telefono, di riempire il foglio che hanno davanti di ghirigori, faccine, stelline e cuoricini. Un gesto che si riteneva inutile e dettato dalla noia.

Invece, secondo uno studio condotto da ricercatori britannici della University of Plymouth, lasciare andare penna e matita per conto loro è un modo per mantenere la mente concentrata e pronta a incanalare informazioni. La sorpresa è che scrivere senza uno scopo preciso aumenta notevolmente la memoria.

E' stato effettuato un esperimento su un campione di 40 volontari, sottoponendoli all’ascolto di un noiosissimo messaggio telefonico della durata di due minuti e mezzo, in cui venivano elencati i nomi di una serie di invitati ad una festa.

Metà dei 40 partecipanti avevano solo il compito di ascoltare. Le altre venti persone potevano, invece, scarabocchiare a piacimento mentre ascoltavano la registrazione.

Proprio coloro che appartenevano a quest'ultimo gruppo hanno dimostrato di riuscire a ricordare il 30% di informazioni in più rispetto agli altri. I ricercatori britannici ritengono che disegnare forme irregolari in situazioni particolarmente noiose aiuti il cervello a non divagare e mandare a memoria ciò che apprende in quei momenti.

Il Prof.Jackie Andrade, responsabile della ricerca ha dichiarato “Se siete a un meeting particolarmente noioso, la miglior cosa che potete cercare di fare è quella di rendere la riunione maggiormente interessante. Se ciò non è proprio possibile, non vi rimane miglior cosa da fare se non quella di lasciar scorrere senza nessuna barriera la vostra penna su di un foglio di carta”.

lunedì 9 marzo 2009

Oggi terza giornata Mondiale della Lentezza

L'iniziativa, che giunge quest'anno alla sua terza edizione, è lanciata dai sostenitori de L'arte del vivere con lentezza, un'associazione fondata da alcuni amici con un problema in comune: la difficoltà a sostenere il ritmo imposto dal loro frenetico stile di vita.
Ognuno di noi può fare piccole azioni che possano abbassare il nostro livello di stress e nervosismo:
se siamo in coda nel traffico o in un supermercato evitiamo di arrabbiarci e usiamo questo tempo per programmare mentalmente la serata o per scambiare due chiacchiere con il vicino di carrello;
evitiamo, quando possibile, di fare due cose contemporaneamente come telefonare e scrivere al computer, rischiamo di diventare scortesi, imprecisi e approssimativi;
non riempiamo l'agenda della nostra giornata di appuntamenti, anche se piacevoli, impariamo a dire qualche no e ad avere momenti di vuoto;
cerchiamo di applicare nella vita quotidiana i comandalenti.

I 14 comandalenti, per trovare la velocità giusta nella vita

1) Svegliarsi 5 minuti prima del solito per farsi la barba, truccarsi o far colazione senza fretta e con un pizzico di allegria.

2) Se siamo in coda nel traffico o alla cassa di un supermercato, evitiamo di arrabbiarci e usiamo questo tempo per programmare mentalmente la serata o per scambiare due chiacchiere con il vicino di carrello.

3) Se entrate in un bar per un caffè:ricordatevi di salutare il barista, gustarvi il caffè e risalutare barista e cassiera al momento dell'uscita(questa regola vale per tutti i negozi, in ufficio e anche inascensore)

4) Scrivere sms senza simboli o abbreviazioni, magari iniziando con caro o cara...


5) Quando è possibile, evitiamo di fare due cose contemporaneamente come telefonare e scrivere al computer...se no si rischia di diventare scortesi, imprecisi e approssimativi.

6) Evitiamo di iscrivere noi o i nostri figli ad una scuola o una palestra dall'altra parte della città


7) Non riempire l'agenda della nostra giornata di appuntamenti, anche se piacevoli, impariamo a dire qualche no e ad avere dei momenti di vuoto.


8) Non correte per forza a fare la spesa, senz'altro la vostra dispensa vi consentirà di cucinare una buona cenetta dal primo al dolce.

9) Anche se potrebbe costare un po' di più, ogni tanto concediamoci una visitina al negozio sottocasa, risparmieremo in tempo e saremo meno stressati.

10) Facciamo una camminata, soli o in compagnia, invece di incolonnarci in auto per raggiungere la solita trattoria fuori porta.

11) La sera leggete i giornali e non continuate a fare zapping davanti alla tv.

12) Evitate qualche viaggio nei week-end o durante i lunghi ponti, ma gustatevi la vostra città, qualunque essa sia.

13) Se avete 15 giorni di ferie, dedicatene 10 alle vacanze e utilizzate i rimanenti come decompressione pre o post vacanza.

14)Smettiamo di continuare a ripetere:"non ho tempo". Il continuare a farlo non ci farà certo sembrare più importanti.

domenica 8 marzo 2009

Video della Settimana

Ciao,

oggi ti propongo un video straordinario, un viaggio spaziale che parte dal pianeta più piccolo Plutone, passa per la nostra Terra, fino ad arrivare alla immensa stella rossa VV Cephei (2000 anni luce di distanza) la cui grandezza stimata è 1900 volte quella del nostro sole. La nostra terra appare piccolissima nei confronti degli altri corpi celesti. Nell'immensità dell'Universo non è altro che un granellino di sabbia.

Buona Domenica


giovedì 5 marzo 2009

Consigli pratici per sconfiggere la solitudine e trovare nuovi amici (parte 2)

Socializzare_sociales

Nel precedente articolo ti ho fornito alcuni consigli pratici per vincere la solitudine e trovare nuovi amici. Di seguito ci sono gli altri suggerimenti utili per migliorare le relazioni con gli altri.

4) Non fingere di essere diverso da quello che sei

Non recitare la parte della persona forte e sicura di sè per apparire come gli altri vogliono che tu sia. Sii te stesso.

Se ti senti solo nonostante che frequenti tanta gente vuol dire che instauri rapporti superficiali proponendoti agli altri in maniera diversa da come sei nella realtà.

Farsi vedere per quello che sei, è il mezzo migliore per trasformare dei conoscenti in amici.

5)Rispetta il punto di vista dell'altro

Non essere troppo critico. La gente non accetta critiche sul proprio modo di comportarsi, per quanto sbagliato possa essere. La critica è:

-Inutile perchè pone le persone sulla difensiva e le induce immediatamente a cercare una giustificazione

-Pericolosa perchè ferisce l'orgoglio della gente, la fa sentire impotente e suscita risentimento

- demoralizzante per chi riceve la critica senza contribuire in alcun modo a migliorare la situazione.

E' molto più utile capire che criticare. Senza contare che questo modo di fare genera simpatia, tolleranza e gentilezza.

Se pretendi troppo dalle relazioni che intraprendi andrai sicuramente incontro a facili delusioni quando l'altro, come spesso succede, non soddisfa le tue aspettative.

Ad esempio se un amico non ricambia un invito, una telefonata o non si comporta semplicemente come tu vorresti te la prendi e preferisci interrompere l'amicizia.

Devi imparare ad essere più tollerante e non pretendere dagli altri più di quanto non ti possano dare. Non esiste l'amico perfetto.

6)Sii un buon ascoltatore

Incoraggia gli altri a parlare di loro e mostra un vivo interesse in ciò che dicono. Nelle discussioni non stai mai ad ascoltare ed interrompi sempre prima che l'altro finisca di parlare?

Non meravigliarti allora che gli altri cercano di sfuggirti e a non prenderti in considerazione. Ascoltare gli altri è una forma di attenzione molto apprezzata. Per interessare mostrati interessato a quello che dicono gli altri.

-Fai domande per capire realmente cosa sta dicendo il tuo interlocutore invece di cercare in ogni modo di contraddirlo

-Incoraggia gli altri a parlare i di sè e dei propri successi.

Ricordati che la persona a cui stai parlando si interessa molto più ai suoi problemi che ai tuoi.

7) Amplia i tuoi argomenti di conversazione

Il modo più semplice è quello di tenerti informato. Leggi i quotidiani, le riviste o quello che più ti interessa, vai a vedere qualche film appena uscito o dedicati alla lettura di quel nuovo best seller di cui parlano tutti, oppure trovati un hobby.

Parla di quello che interessa agli altri. Quando conosci una nuova persona, cerca di scoprire le sue passioni e conversa su questi argomenti.

Spero che hai trovato interessanti questi consigli che io stesso applico con successo nella vita sociale. Allora coraggio, esci e cerca di stabilire un contatto con le altre persone.

E come consiglia Fabio Galetto, esperto di crescita personale: "Parla con tutti anche solo per pochi secondi, anche con gli sconosciuti esprimendo un velocissimo parere senza preoccuparti di quello che penseranno di te.

Abituati a parlare con facilità e coglierai presto i frutti di un carattere estroverso! Dialoga anche quando sei in compagnia di amici o colleghi che reputi poco interessanti." Approfitta di tutte le occasioni che si presentano durante la giornata. Le persone sono meravigliose e hanno bisogno solo della tua attenzione.

Ti lascio al capitolo 1 di "Socializzazione Vincente" prelevabile gratuitamente! ===>clicca qui <=== in questo ebook, scritto da Fabio Galetto, sono descritte strategie che potrai applicare nella vita di tutti i giorni. Semplice e scorrevole è un ottimo manuale di comunicazione primaria che aiuta a superare la barriera del primo impatto e fornisce stimoli e spunti per stabilire relazioni.

Anche se non lo acquisti leggi con attenzione l’introduzione e il primo capitolo gratuito. Ti assicuro che aumenterai da subito la tua socializzazione!

Buona lettura!

lunedì 2 marzo 2009

Consigli pratici per sconfiggere la solitudine e trovare nuovi amici (parte 1)

Socializzare

In un mio precedente post ho fatto riferimento a delle ricerche condotte nell'ambito della sociologia sociale che dimostrano i danni che la solitudine apporta alla salute.

E' stato dimostrato che chi ha una vita relazionale soddisfacente, non solo è molto più felice ma ha anche un salute migliore e vive più a lungo. L'argomento è così importante che merita un approfondimento.

La solitudine quando non è una scelta volontaria incide notevolmente sul nostro benessere psicologico. E' causa di molte depressioni o nel migliore dei casi di profonda apatia. Le cause della solitudine sono molteplici.

C'è chi non riesce a intraprendere delle relazioni sociali perchè è timido. C'è chi è costretto a vivere da solo come conseguenza di eventi imponderabili.

Le grandi città non aiutano a socializzare. Migliore è la situazione nei piccoli centri dove tutti si conoscono e anche le persone anziane sono rispettate e prese in considerazione.

La solitudine può anche non essere una situazione reale ma psicologica. C'è chi pur trovandosi in mezzo a tanta gente si sente più solo che mai.

Come sconfiggere solitudine

Mi rendo conto che il problema della solitudine è così complesso che non può essere trattato in maniera esaustiva in questo articolo. Tuttavia ti fornirò alcuni consigli pratici che potranno aiutarti a socializzare e a sconfiggere la solitudine.

1) Devi dedicare tempo ed energia per fare nuove amicizie

Non giova a nessuno sentirsi solo, in questo grande mondo c'è sicuramente qualcuno per ognuno di noi, ma soltanto se usciamo fuori a cercarlo.

Comincia a frequentare un posto dove puoi socializzare: un corso di ballo, o di teatro, associazioni con interessi specifici, club di escursionisti e campeggiatori, centri sportivi e ricreativi.

Vai ai concerti, al teatro, organizza dei viaggi di gruppo. Frequenta qualsiasi posto dove le persone possono stare insieme e condividere interessi comuni.

2) Prendi l'iniziativa del contatto sociale

E' più semplice fare amicizia se prendi tu l'iniziativa di instaurare una relazione sociale. Fare il primo passo può però essere difficilissimo per un timido.

Puoi avere il timore che le altre persone notino in te soprattutto i tuoi difetti. Ma non è così. Anche gli altri hanno i tuoi stessi problemi, hanno le loro insicurezze e i loro timori. Non sono lì per giudicarti negativamente, ma per cercare di star bene e divertirsi.

Se ti senti spesso a disagio non focalizzarti sulle tue sensazioni di imbarazzo altrimenti queste aumenteranno. Cerca di non darci tanto peso e vedrai che il disagio diminuirà gradualmente.

3) Esprimi un sincero interessamento nei confronti degli altri

Devi liberati dal timore di dover essere brillante ad ogni costo. Nei primi contatti con un potenziale amico quello che conta è mostrarsi interessato all'altro.

Ti voglio citare una frase di Dale Carnegie che trovo profondamente vera: "Puoi trovare più amici in due mesi, interessandoti agli altri, che in due anni cercando di fare in modo che la gente si interessi a te".

Eppure conosci bene che ci sono persone, invece, che cercano di attirare gli altri ed indurli a interessarsi a loro. Naturalmente non funziona. Gli amici non si fanno in questo modo. Alla gente non importa nulla nè di te nè di me. L'unico oggetto del loro interesse è la loro stessa persona.

Sai qual'è parola più usata nelle conversazioni? "Io". In una foto di gruppo chi guardi per primo? la tua immagine.

Se vuoi avere degli amici, saluta le persone con entusiasmo. Ricordati delle date importanti dei tuoi amici e al momento giusto fatti vivo. Sarà un successone.

Gli altri consigli li troverai nella seconda parte dell'articolo.

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