giovedì 19 febbraio 2009

La solitudine danneggia anche te...cerca di smettere!

Nel titolo mi sono permesso di parafrasare il famoso slogan di una storica campagna pubblicitaria che aveva come scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica sul danno che il fumo passivo poteva arrecare alla salute.

Solitudine

Ora c’è la dimostrazione scientifica che anche la solitudine è dannosa per la salute almeno quanto il fumo di sigaretta.

Questo lo afferma, dimostrandolo con una serie di ricerche, John Cacioppo, uno dei maggiori studiosi della solitudine negli Stati Uniti.

Ha, inoltre, accertato che il cervello di soggetti con un vita sociale attiva funziona in modo diverso rispetto a quello di chi vive in modo isolato.

Ha dimostrato, grazie alla risonanza magnetica funzionale che una zona del cervello, chiamata nucleo ventrale striato, si attiva meno nelle persone sole, rispetto a chi non lo è, quando vengono mostrate immagini di altre persone in situazioni felici.

Lo striato ventrale, che riveste un ruolo chiave nell'apprendimento, è una regione molto importante del cervello che viene attivata da gratificazioni primarie, quali il cibo, e secondarie, quali i soldi. Allo stesso modo, è stato dimostrato che anche gratificazioni sociali e il sentimento dell'amore possono attivare questa regione.

Un altro studio, firmato dagli italiani Erminio Costa e Alessandro Guidotti dell’Università di Chicago, sostiene che la solitudine mini le nostre difese naturali anti-stress e sia alla base di disturbi come ansia e aggressività.

Quindi se ci tenete alla salute cercate non restare più da soli e di socializzare quanto più potete. Perchè come dice lo psicologo John Cacioppo la solitudine alimenta solitudine.

1 Comentário:

Anonimo ha detto...

Come si fa a socializzare se difficilmente accettiamo i nostri "difetti"?

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