lunedì 27 ottobre 2008

I segreti del linguaggio non verbale



Sapevate che le parole costituiscono appena il 9% di tutto quello che comunicate? Il resto lo dite in tante altre maniere meno controllabili. Ogni giorno, in centinaia di situazioni i gesti parlano più chiaro delle parole. Parliamo con le corde vocali ma comunichiamo con l'espressione del volto,con il tono di voce, con tutto il corpo.Le forme espressive del corpo vivono di vita propria e si attivano, quasi sempre, al fuori del controllo cosciente. Quando proviamo un'emozione all'incontro con una persona, il corpo manifesta quello che sente con la scelta di una postura, di una distanza, di un colore della pelle. I segnali partono dal nostro corpo e sono interpretati dal cervello di chi li riceve in modo del tutto inconscio.

La comprensione del linguaggio del corpo è una delle cose più utili che si possa imparare. Se sapremo leggere quello che gli altri ci comunicano potremo affrontare le questioni, sia familiari che lavorative, prima che diventino dei problemi.

Sul lavoro la maggior parte della comunicazione non verbale ruota su di un unico tema: posizione gerarchica. La prossima volta che partecipate ad una riunione, guardatevi attorno per individuare chi occupa la posizione più alta. In ogni specie e presso ogni società, chi ha una posizione dominante fa di tutto per apparire più grande, forte e senza paura.

Mentre il gorilla urla e si batte il petto per affermare la propria superiorità, l'uomo che comanda ha un modo tutto suo per segnalarlo.
Nella nostra cultura lo status si manifesta velatamente nella rilassatezza dell'atteggiamento e del modo di interagire. Per contro chi si trova sui gradini più bassi della scala gerarchica mostra una certa rigidità di contegno.L'esempio classico è il soldato sull'attenti in presenza di un ufficiale. Il suo corpo è in estrema tensione e in perfetta sottomissione.

I superiori tendono anche a dominare la conversazione. Chi occupa una posizione di maggior rilievo parla di più, ha un tono di voce più alto ed interrompe gli altri. I movimenti del corpo di un capo possono lanciare anche segnali di debolezza che tradiscono i suoi veri sentimenti. Immaginate la scena: il capo della società per cui lavorate annuncia che l'azienda è stata acquistata da un importante gruppo." E' una grande notizia, i nuovi proprietari sono contenti del vostro lavoro. I vostri posti sono più che sicuri."


Mentre parla il vostro capo sta in piedi rigido dietro la sedia, con le mani serrate davanti a sè. Sorride spesso anche se i suoi occhi sono seri. La sua voce è neutra e il tono appena più acuto del solito. Dovete credere a quello che ha detto? cercate di vedere il contrasto da quello che vedete e quello che udite. Il linguaggio del corpo del vostro capo è tutt'altro che rassicurante. La maggior parte della gente si muove meno quando mente. I gesti e le posizioni del corpo diventano meno naturali.

A casa i bambini colgono prima di tutto i messaggi non verbali. Più piccoli sono e più importante diventa la comunicazioe non verbale. Anche i neonati reagiscono al linguaggio del corpo. Un bambino avverte la tensione nel modo in cui la madre lo tiene in braccio e incomincia a piangere. Se la madre è tranquilla anche il picccolo si calmerà. I genitori dovrebbero imparare a capire i messaggi non verbali dei figli.

Rendete chiari i vostri segnali.

Sintonizzatevi sul linguaggio del corpo. Durante il giorno fate caso a come parlate, gesticolate e vi muovete. Quando state in piedi raddrizzate le spalle, ma non state troppo rigidi. Ricordate i piccoli gesti quando state tesi. C'è chi si arrotola con le dita una ciocca di capelli e chi gioca con la penna. Imparate a controllare queste abitudini, possono togliere forza a quel che volete dire.

Migliorate la stretta di mano. La stretta di mano trasmette messaggi fondamentali in merito al potere e allo status di una persona. La stretta di mano che più ispira fiducia è ferma , esercita una pressione forte e non eccessiva per tutto il tempo che dura il contatto. Evitate di piegare il polso o di stringere solo le dita.

Anche lo sguardo vuole la sua parte. Lo sguardo è l'elemento che si ricorda di più quando ci si forma un'impressione su qualcuno. Dovete imparare a guardare diritto negli occhi il vostro interlocutore se volete essere presi sul serio. Ma ci sono persone che si sentono a disagio con gli occhi di un altro piantati nei propri. Per ovviare al problema, spostate lo sguardo su un punto tra gli occhi e il mento della persona che vi sta davanti.

Comunicate sullo stesso piano di vostro figlio. La posizione e i movimenti del corpo comunicano ai figli la natura del rapporto che intendete instaurare con loro. Se tenete le braccia conserte o accavallate le gambe mentre parlate significa che rifiutate il dialogo. Se battete per terra un piede sembrate impazienti. Con i bambini piccoli, inginocchiatevi o chinatevi tanto da poterli guardare negli occhi.

Siate voi stessi. I messaggi non verbali scaturiscono dal profondo, dalla considerazione che ciascuno ha di sè. Per migliorare il linguaggio del corpo bisogna incominciare "da dentro": Se ci si sente bene con se stessi, si vede; queste persone parlano e si muovono con toni e gesti rilassati.

Se volete esercitarvi in maniera superficiale ma divertente nel linguaggio non verbale potreste guardare i processi alla televisione dove molto spesso gli imputati dicono una cosa ma i gesti e le espressioni dicono il contrario. Per chi poi vuole comunque approfondire l'argomento con qualche lettura, il catalogo de "Il giardino dei libri" è molto fornito. Se invece del classico libro si preferisce l'ebook potete dare un' occhiata al catalogo di Bruno editore dove ci sono molti titoli sull'argomento.

Seja o primeiro a comentar

Posta un commento

Apture

Il Meglio del Vivere Bene © 2008. Template by Dicas Blogger.

TOPO