domenica 2 novembre 2008

L'oggi è un dono. I motivi per amare il presente



Ieri è il passato, domani è il futuro, ma oggi è un dono. Ecco perché è chiamato presente.




Tanto il passato quanto il futuro sono irreali, e quindi vivere nel passato o nel futuro equivale a non vivere. Bisogna cogliere perciò ogni attimo in cui viviamo. L'oggi è un dono e non bisognerebbe mai dimenticarlo. Purtroppo viviamo nella cultura del futuro. Domani sarò felice; domani vivrò. "Quando mi sposerò vivrò" E una volta sposati "Quando i figli saranno cresciuti vivrò" e quando i figli saranno cresciuti non sapremo cosa significa vivere. Se osserviamo i nostri pensieri vedremo che spesso stanno nel passato o nel futuro. La maggior parte di noi, ad esempio, vive la propria giornata scandita dall’orologio. Lo tiene costantemente sott’occhio ed è sempre altrove: “Tra 10 minuti arriva l’autobus. Oggi devo parlare con il signor Rossi. Mercoledì devo prenotare un viaggio. La prossima settimana ho una riunione di lavoro…”


Con il pensiero, quindi, siamo ovunque eccetto che in noi stessi. E la cosa più paradossale è che non sappiamo se per noi ci sarà un dopo, un domani o il mese prossimo.


Reale e tangibile è infatti solamente l’istante che stiamo vivendo.



Come porvi rimedio ?


Una leggenda narra che Budda un giorno dopo tanto cercare si sedette sotto un fico e fu illuminato. Anni dopo i suoi discepoli gli chiesero “Maestro raccontaci il segreto dell’ illuminazione. Come l’hai ottenuta? E il maestro tentava di spiegare loro che non esistevano segreti o tecniche. I discepoli però volevano conoscere la tecnica. Allora Budda disse "Va bene vi rivelo la tecnica. Quando state ispirando, siate consapevoli del fatto che state inspirando. E quando state espirando, siate consapevoli del fatto che state espirando". Sapete quale era la sua intenzione? Voleva che i discepoli entrassero nel presente.


E’ una questione di consapevolezza…


Si tratta sostanzialmente di rendersi consapevoli del fatto di essere qui ed ora, indipendentemente da ciò che stiamo facendo o di dove ci troviamo. Se mangiamo, mangiamo. Se corriamo, corriamo. Ecco dunque il segreto! occorre rivolgere la propria attenzione a ciò che si sta facendo a ciò che abbiamo intorno. E' Ciò che Budda chiama "presenza mentale".



Tre passi per vivere il momento presente:



1 – Evitare di vivere nel passato


Tutti ne abbiamo fatto in qualche modo esperienza. Pensiamo a cose passate che secondo noi sono rimaste inconcluse. I nostri pensieri tornano ripetutamente indietro nel tempo per produrre pensieri del tipo: “se solo avessi… fatto…” oppure ci sentiamo colpevoli per qualcosa che non possiamo più cambiare. Ma ciò che è stato è stato: il passato è irrimediabilmente trascorso e non lo possiamo cambiare, neppure in minima parte.

Quindi non affliggiamoci per cose che non possiamo più cambiare. E’ energia sprecata. Chiudiamo con il passato e portiamo con noi nel nostro presente tutto ciò che è stato positivo. Ogni tanto possiamo guardare indietro con riconoscenza e gioia ma senza soffermarci.


2 - Evitare di vivere nel futuro


Anche chi si focalizza costantemente sul futuro non vive nel presente.Chi guarda troppo avanti tende continuamente a preoccuparsi e a pensare: “che cosa farò se succede questo o quell’altro?” oppure proietta la vita e la gioia nel futuro: “quando avrò abbastanza soldi sarò felice. Quando i miei figli saranno abbastanza cresciuti farò questo o quello.”

In entrambe i casi si ritrova a non godersi la vita adesso. Nessuno può sapere quel che sarà domani e coloro che vogliono “tenere in serbo” la propria vita, dimenticano che potrebbero non arrivarci…


3 - Vivere nel presente

Non vivere quindi nel passato e neppure nel futuro: vivere oggi, vivere ora! “Inspirare” la vita e cercare di percepire con tutti i nostri sensi cosa vuol dire vivere adesso. Cerchiamo di attuare la "presenza mentale": concentriamo la nostra attenzione sul mondo materiale che ci circonda, scopriremo che ci sono in esso mille meraviglie che non avevamo mai notato assorti come eravamo nei nostri pensieri. Se ci fermiamo a vivere con consapevolezza ogni istante, ogni persona , ogni situazione della vita potremo dire di aver realmente vissuto. Cominciamo da questo preciso istante.

Osserviamo il mondo che abbiamo intorno, osserviamo le persone, gli oggetti, attentamente con calma. Non dobbiamo avere premura, osserviamo soltanto. Diventiamo completamente passivi, siamo solo osservatori. Quando osserviamo con attenzione e partecipazione smettiamo di pensare al passato o al futuro. Certo non riusciremo a mantenere molto a lungo questo stato di percezione della realtà ma ogni volta che ne avremo bisogno potremo tornare ad osservare. Sarà sufficiente che rivolgiamo la nostra attenzione al mondo che ci circonda, smettendo di volere, smettendo di cercare, smettendo di fare qualcosa.

Viviamo l’oggi dopo aver fatto pace con il nostro passato e facciamo tesoro di ogni esperienza. Assaporiamo quello che è ora e prendiamo coscienza di ogni opportunità che la vita ci offre. Cogliamo in ogni esperienza il lato positivo.

Gustiamo la vita, ogni minuto, ogni secondo. Abbiamo tutti i motivi per essere entusiasti del presente , ma troppo spesso ce ne dimentichiamo e finiamo per lamentarcene. Non lasciamo che ciò accada. Per chi vuole comunque approfondire l'argomento non posso non citare il bellissimo libro Il Potere di Adesso di Eckhart Tolle.



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