martedì 19 maggio 2009

Tre storie di un uomo di successo (seconda parte)

Ciao  a tutti,

Ecco la terza storia raccontata da Steve jobs.

La terza storia parla di morte. Quando avevo 17 anni, lessi un brano che diceva più o meno: “se vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo, prima o poi lo sarà veramente”. Mi colpì molto, e da allora, per gli ultimi 33 anni, mi sono guardato allo specchio ogni mattina e chiedendomi: “se oggi fosse l’ultimo giorno della mia vita, vorrei veramente fare quello che sto per fare oggi?” E ogni volta che la risposta fosse “No” per troppi giorni di seguito capisco di aver bisogno di cambiare qualcosa.

Ricordare che morirò presto è stato lo strumento più importante che mi ha consentito di fare le scelte più grandi della mia vita. Perchè praticamente tutto - tutte le aspettative, l’orgoglio, le paure di fallire - tutte queste cose semplicemente svaniscono di fronte alla morte, lasciandoci con quello che è veramente importante.

Ricordarsi che moriremo è il modo migliore che conosco per evitare le trappola di pensare di avere qualcosa da perdere. Siete già nudi. Non c’è nessun motivo per non seguire il vostro cuore.Nessuno vuole morire. Neanche chi vuole andare in paradiso vuole morire per arrivarci. E nonostante tutto, la morte è la destinazione che condividiamo.

Nessuno vi è mai sfuggito. E così dovrebbe essere perchè la Morte è probabilmente l’unica, migliore invenzione della Vita. E’ l’agente di cambiamento della Vita. Elimina il vecchio per far spazio al nuovo. Proprio adesso il nuovo siete voi, ma un giorno non troppo distante da oggi, diventerete gradualmente il vecchio che deve essere eliminato. Mi dispiace essere così drammatico, ma questa è la verità.

Il vostro tempo è limitato, quindi non sprecatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non lasciatevi intrappolare dai dogmi - che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altri. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui lasci affogare la vostra voce interiore.

E, cosa più importante, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore ed il vostro intuito. Loro sanno già quello che voi volete veramente diventare.Quando ero giovane, c’era un’incredibile pubblicazione chiamata The Whole Earth Catalog,che era una delle bibbie della mia generazione.

Sul retro di copertina dell’ultimo numero c’erà la foto di una strada di campagna all’alba, quel tipo di strada sulla quale potreste trovarvi a fare l’autostop se foste così avventurosi. Sotto c’erano queste parole “Siate affamati, siate folli “. Questo era il messaggio di congedo. Rimanere affamato. Rimanere folle. Me lo sono sempre augurato. Ed ora, per voi che state per laurearvi, lo auguro a voi.

Siate affamati. Siate folli.

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