martedì 29 settembre 2009

Le 3 massime del pettirosso

robin_in_tree Bianco Un uomo trovò un pettirosso impaniato fra gli spini e lo catturò, dicendo: “Che bellezza, me lo porto a casa e me lo faccio allo spiedo”. Al che il pettirosso gli parlò: “Che ben magro pasto faresti col mio corpicino minuto! Se invece mi lasci libero, in cambio ti dirò tre massime di grande valore”. “Si, d’accordo, - rispose l’uomo – ma prima dimmi le massime e poi ti lascierò andare”. Come posso fidarmi? Facciamo così: io ti dico la prima massima mentre mi hai ancora in mano. Se ti va, mi lasci andare e io volo su quel ramoscello vicino, da dove ti dico la seconda massima, e dove mi puoi anche raggiungere con un salto.

Poi volerò sulla cima dell’albero, e da li ti dirò la terza massima”. Così fu convenuto e l’uccellino cominciò: “Non ti lamentare mai di ciò che hai perso, tanto non serve a nulla”. “Bene, - disse l’uomo – mi piace”, e liberò il pettirosso che dal ramoscello vicino disse la seconda massima: “Non dare mai per scontato ciò che non hai potuto verificare di persona”.

Dopo di che il pettirosso spiccò il volo, e mentre raggiungeva la cima dell’albero gridò tra i gorgheggi: “Uomo sciocco e stupido! Nel mio corpo è nascosto un bracciale tutto d’oro, tempestato di diamanti e rubini. Se mi avessi aperto, a quest’ora saresti un uomo ricco”.

Al che l’uomo, disperato, si buttò a terra stracciandosi le vesti e gridando: “Povero me: in cambio di tre massime ho perduto un tesoro favoloso! Me disgraziato, perché ho dato retta al pettirosso! Perché questo insulso scambio per tre sole massime …. Ma, un momento! Ehi pettirosso: me ne hai detto solo due;

dimmi almeno anche la terza!” E il pettirosso rispose: “Uomo sciocco, tre volte sciocco: ti ho pur detto come prima massima di non lamentarti per ciò che hai perso, tanto è inutile. Ed ecco che sei per terra a lamentarti.

Poi ti ho detto di non dare mai per scontato ciò che non hai potuto verificare di persona, ed ecco che tu credi a quel che ti ho detto senza averne la benchè minima prova. Ti sembra forse che il mio piccolo corpo possa racchiudere un grosso bracciale? Se non sai fare uso delle prime due massime, come puoi pretendere di averne una terza?” E volò via. 

 

Tratto da scuoladimeditazione.eu

venerdì 25 settembre 2009

Neurobica:palestra per il cervello

studio Dalla Scienza Neurocinetica della Comunicazione basata sul funzionamento di neuroni, dendriti e neurotrofine nasce la Neurobica.
La Neurobica è la ginnastica delle idee, del cervello e del pensiero che sviluppa prontezza, agilità e flessibilità donando slancio – fiducia – coraggio in se stessi, per se stessi e nelle relazioni. Ciò che oggi gli scienziati sanno e che non sapevano 10 anni fa è che le persone non smettono di generare nuove cellule celebrali e soprattutto nuove connessioni tra esse.

Il declinio mentale dicono gli studiosi non dipende dalla perdita dei neuroni, semmai è  dovuto alla riduzione dei dendriti, le ramificazioni che collegano una cellula nervosa all’altra e ricevono ed elaborano le informazioni attraverso punti di connessione le sinapsi. Se queste non vengono regolarmente accese i dendriti si atrofizzano e questo riduce l’abilità del cervello di immagazzinare nella memoria nuove informazioni  e di recuperare le vecchie.

Per diverso tempo si è ritenuto che l’accrescimento dei dendriti fosse possibile solo nel cevello dei bambini ma da recenti studi è emerso che anche i neuroni degli adulti possono generare altri dendriti per compensarne le perdite.

Si possono generare nuovi  dendriti nel  cervello, con semplici e originali esercizi di neurobica, giochi per la mente che coinvolgono i sensi e aiutano il cervello a non invecchiare.

Il susseguirsi di esperimenti hanno  infatti dimostrato che il cervello, anche in fase di invecchiamento, continua a possedere una notevole capacità di produrre, adattare e modificare modelli di connessioni permettendo così di aumentare l’attività cerebrale.

Mantenere la mente in perfetta forma non vuol dire solo sottoporsi a test di intelligenza, ma anche apprendere nuovi schemi motori.

Tra gli esercizi proposti  c’è, per esempio, il lavarsi i denti con la mano sinistra (la destra per i mancini) o cambiare percorso o mezzo per andare a lavoro proprio per rinsaldare degli schemi motori che in genere non vengono utilizzati.

Non si tratta di diventare più intelligenti, ma il proposito è quello di insegnare a rompere le situazioni di routine che aprono la strada a rigidità nella mente e sono potenziali fonti di stress.

Lo scopo della neurobica (aerobica dei neuroni) è quello di aiutare a mantenere a un livello ottimale le prestazioni, l’agilità e la flessibilità della mente.
Infatti, per migliorare la memoria, l’attenzione e accrescere creatività e fantasia è necessario allenare il cervello con esercizi neurobici in grado di:
- utilizzare tutti i sensi in modo nuovo,
- stimolare il cervello a fronteggiare le esperienze quotidiane in modi inconsueti,
- sperimentare nuove situazioni con lo scopo di favorire la generazione di nuove cellule cerebrali.

Con gli esercizi per il cervello, grazie a nuove modalità è  possibile attivare diverse aree cerebrali per potenziare l’ elasticità  mentale. In pratica questi esercizi usano il potere associativo dei 5 sensi per stimolare il cervello a creare le proprie sostanze nutritive naturali senza ricorrere a farmaci o a diete. Ecco alcune indicazioni generali da seguire e qualche semplice esercizio che aiuta il cervello a creare nuove associazioni:

  • Per svolgere un’azione banale è bene sforzarsi di utilizzare altri sensi diversi da quelli a cui normalmente ricorriamo per compiere quell’azione.
    Esempi: vestirsi a occhi chiusi / consumare un pasto in compagnia restando in silenzio / ascoltare un brano musicale e contemporaneamente odorare un profumo particolare
  • Per distogliersi dalle abitudini quotidiane e mettere il cervello in stato di allerta è utile interessarsi a qualcosa di inconsueto, divertente, sorprendente.
    Esempi: capovolgere le foto della propria famiglia, l’orologio o un calendario
  • Abolire la monotonia, ma in un modo insolito.
    Esempio: cambiare il percorso per andare al lavoro / fare la spesa al mercato invece che al supermercato

Altri suggerimenti:

  • Fare la doccia a occhi chiusi
  • Cambiare la disposizione degli oggetti sulla scrivania
  • Usare una sola mano per compiere azioni come abbottonarsi la camicia, infilarsi le scarpe o vestirsi (meglio se si utilizza la mano non predominante)
  • Aprire l’ armadio e cercare di riconoscere i propri vestiti dal tatto
  • Cambiare il suono della propria sveglia
  • Leggere qualcosa di completamente diverso dal solito, un libro o una rivista magari di un genere diverso da quello che apprezziamo

Maggiori notizie e numerosi esercizi di neurobica da fare a casa o anche in ufficio puoi trovarli su Fitness della Mente.

venerdì 18 settembre 2009

La chiave di ogni successo

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Il fallimento è l'incapacità dell'uomo a raggiungere i suoi obiettivi, qualsiasi possano essere. Ma io credo che gli obiettivi – specialmente quelli che vale la pena di perseguire – si raggiungono solo attraverso la costruzione di buone abitudini.

Vuoi  finire una maratona? Devi coltivare l’abitudine a correre 4-5 volte alla settimana. Devi poi coltivare l’abitudine a pensare positivo. Questo aiuta anche a svegliarsi presto al mattino, a mangiare in modo sano, a smettere di fumare, come io stesso ho fatto.

In verità l'unica differenza tra coloro che hanno fallito e quelli che hanno avuto successo sta nella differenza di abitudini.  

Le buone abitudini sono la chiave di ogni successo. Le cattive abitudini sono la porta aperta al fallimento.

Queste abitudini non sono nate da un giorno all’altro. Non puoi dire a te stesso: “Da domani mi sveglio prestissimo tutte le mattine”. Beh, puoi dirtelo, ma se pensi che accada così velocemente, ti stai illudendo.

No, queste abitudini devono essere coltivate giorno dopo giorno, con la pratica quotidiana. Credo che per fa  diventare una nuova attività un’abitudine bisogna svolgerla  il più concentrati possibile, per almeno un mese.

Tutte le volte che l’ho fatto solo per una settimana, non è servito a nulla. Quando  invece l’ho fatto per un mese, ha funzionato. E questo non significa che ci riesco ogni volta e ogni giorno… ma la cosa importante è che ci provo e se fallisco, imparo da quegli errori.

Come adottare  una nuova  abitudine. La tecnica dei 30 giorni

Sappiamo tutti che iniziare una nuova pratica e mantenerla per alcune settimane è la fase più dura. Ma a partire dal momento in cui si è superata la pigrizia iniziale, il proseguo è molto più semplice. Puoi  creare perciò una nuova  abitudine stabilendo un  periodo di prova di 30 giorni.

E’ molto più facile psicologicamente accettare un cambiamento provvisorio rispetto ad un cambiamento permanente: si decide così di svolgere la nuova attività solo per 30 giorni e poi si è liberi di tornare alla vecchia abitudine.

Ad esempio mantenere pulita la scrivania per 30 giorni oppure leggere un’ora al giorno per 30 giorni richiede un po’ di disciplina ma non richiede l’impegno di un cambiamento permanente.

Se riesci a raggiungere l’obiettivo prefissato dei 30 giorni il vantaggio che ne ricavi sono seguenti:

- crei in te un abitudine che è più facile mantenere;

- interrompi la vecchia abitudine;

- hai dietro di te  30 giorni di successo e questo ti darà più fiducia e forza a continuare.

Quindi una volta terminato il periodo di prova la capacità di rendere permanente l’abitudine è notevolmente aumentato.Il miglior consiglio che ti posso dare a questo punto è di agire subito. Perché non provi anche tu a prenderti un periodo di prova di 30 giorni ?

Puoi provare questa tecnica con qualsiasi attività che intendi far diventare una abitudine permanente, per esempio potresti provare a leggere per un’ora al giorno su un argomento che più ti interessa, cercare sul vocabolario una nuova parola ogni giorno, rinunciare o ridurre il numero di sigarette fumate al giorno, rinunciare al caffè o a qualsiasi elemento che hai intenzione di eliminare dalla vostra dieta, svolgere quotidianamente attività fisica, ridurre le ore di TV giornaliere.

mercoledì 9 settembre 2009

10 modi per produrre endorfine:gli ormoni della felicità


Le endorfine, ovvero gli ormoni della felicità, sono sostanze chimiche prodotte dal cervello e dotate di una potente attività analgesica ed eccitante. La loro azione è simile alla morfina e ad altre sostanze oppiacee.

Le endorfine hanno molti effetti e proprietà positive sull'organismo.

-Svolgono un ruolo antidepressivo. Danno benessere fisico e mentale, energia, ottimismo, allegria ed euforia.
-Contrastano i disturbi del sonno.
-Sono degli anti dolorifici naturali poiché alzano la soglia del dolore e ne diminuiscono la percezione.
-Favoriscono la concentrazione e l'apprendimento.

Alcune attività favoriscono il rilascio delle endorfine. Ecco dieci modi per produrre endorfine e quindi per avere un senso generale di benessere:

1)Fare sport in modo costante (è la principale causa del rilascio di questi ormoni)
2)Socializzare (le relazioni personali, gli amici e lo scambio sociale sono tutte attività positive per la nostra salute mentale)
3) Ridere.
4)Mangiare il cioccolato.
5)Mangiare del peperoncino.
6)Prendere il sole.
7)Fare una seduta di agopuntura.
8)Farsi fare un Massaggio. (Ogni volta che proviamo piacere si mettono in gioco le endorfine).
9)Fare Sesso.
10)Ascoltare della bella musica.

Le endorfine, insomma, sono un vero toccasana messoci a disposizione dalla natura, perché non approfittarne?

domenica 6 settembre 2009

Video della Domenica.La storia delle cose

La Storia delle Cose è un documentario  che ha fatto molto scalpore.  Il filmato è stato realizzato davvero molto bene,  è doppiato in italiano e    descrive il percorso di vita di ogni oggetto: dalla materia prima al riciclo, passando per le varie fasi di costruzione, distribuzione, vendita e analizza il modello economico mondiale sui prodotti di consumo vagliando anche altre possibilità più sostenibili.

Un video  assolutamente da vedere e su cui fare qualche riflessione. Voi cosa ne pensate?

Buona Domenica.

 

 

venerdì 4 settembre 2009

Consigli utili per chi vuole iniziare a correre

 

jogging02 

Hai appena iniziato a correre o è qualcosa che ti piacerebbe fare? So per esperienza,  che un corridore principiante ha  un milione di domande e mai abbastanza risposte.

Non sarò in grado di rispondere ad ogni domanda qui, ma questo dovrebbe essere un buon punto di partenza per chiunque voglia scendere in pista.

Avvertenza: non sono un allenatore né un esperto della corsa.  Mi considero un corridore di livello intermedio,  poiché ho passato l’ultimo anno a correre, fare maratone, mezze maratone, 20km, 10km, 5km.

Ma quello che ho da condividere è quello che ho imparato durante quest’anno. Inoltre, ti consiglio di consultare un medico prima di iniziare a correre – non voglio essere responsabile di nessun eventuale attacco di cuore!

Consiglio importante

Molte persone che iniziano a correre vorrebbero tutto subito. Io ero uno di quelli. Per questo ti dico: trattieniti e inizia con calma. Fai un passo alla volta. Ci vuole un po’ di pazienza in più, ma è il miglior consiglio che posso darti e lo so per esperienza.

È meglio partire piano, concentrati non sulla intensità ma sul tempo che stai in strada. Inizia poco alla volta, 10 minuti o 20 minuti,  e corri o cammina velocemente per tutto il tempo.

Fai così per tutta la prima settimana o addirittura per due settimane se preferisci. Poi aumenta il tempo fino a che riesci  a correre per 30 minuti.

Da lì, puoi  decidere di rimanere a correre per 30 minuti o aumentare gradualmente ogni due settimane, ma non esagerare all’inizio !

Corsa lenta e cammino

Se sei un principiante e non riesci a correre nemmeno per 10 minuti, dovresti partire con un programma di corsa lenta e cammino. Riporto in basso un buon esempio con cui iniziare (ogni punto per tre volte alla settimana):

1)Prima settimana: cammina per 10 minuti. Corri lentamente per un minuto e poi cammina per un minuto. Ripeti questa sequenza 1/1 per 10 minuti o finché non ti senti troppo stanco. Cammina per 5 minuti per raffreddarti.

2)Seconda settimana: cammina per 10 minuti. Corri lentamente per 2 minuti e poi cammina per 2 minuti. Ripeti questa sequenza 2/2 per 10 minuti o finché non ti senti troppo stanco. Cammina per 5 minuti per raffreddarti.

3)Terza settimana: cammina per 10 minuti. Corri lentamente per 3 minuti e poi cammina per 2 minuti. Ripeti questa sequenza 3/2 per 15 minuti o finché non ti senti troppo stanco. Cammina per 5 minuti per raffreddarti.

4)Quarta settimana: cammina per 10 minuti. Corri lentamente per 5 minuti e poi cammina per 2 minuti. Ripeti questa sequenza 5/2 per 20 minuti o finché non ti senti troppo stanco. Cammina per 5 minuti per raffreddarti.

E così via. Lo scopo  è quello di incrementare gradualmente il tempo di corsa fino a riuscire a correre per 10 minuti filati. Poi aumenta da 10 a 12 minuti e così via ogni settimana fino ad arrivare a 30 minuti di corsa non stop. Ora sei un corridore!

Fai in modo che la corsa  diventi un’abitudine.

Se stai cercando di fare della corsa una sana abitudine, prova a correre  tutti i giorni alla stessa ora. Le abitudini si creano più facilmente se vengono ripetute costantemente.

Questo può sembrare contraddittorio rispetto a quando detto prima di iniziare lentamente, ma il segreto è di prenderla con molta calma all’inizio, non fare nulla che sforzi il corpo o provochi dolore il giorno successivo.

Inoltre, invece di correre ogni giorno, puoi andare in piscina o in bici o in palestra per far riposare i muscoli della corsa ma senza smettere di creare l’abitudine di  un esercizio quotidiano.

Il consiglio più importante. 

Non pensarci troppo su, allacciati le scarpe ed esci di casa.

L’importanza del riposo.

Alcuni corridori tentano di dare il massimo  ogni giorno ignorando un’importante verità sui muscoli: i muscoli crescono quando li sottoponiamo a stress e poi concediamo loro un po’ di riposo in modo che possano davvero crescere.

Se ti alleni con la stessa intensità tutti i giorni, i tuoi muscoli saranno continuamente sotto stress e i miglioramenti saranno lenti e difficili – e potresti anche farti male.  Il giorno dopo una corsa faticosa la cosa migliore è riposarsi  per permettere al corpo di recuperare.

Ciò significa che devi fare assoluto riposo, senza corsa né altri esercizi? Non necessariamente. Puoi  fare una corsetta breve e in scioltezza (o qualunque altro tipo di esercizio rilassante) e permettere così ai muscoli di recuperare.

Una corsa di 5 Km.

Una delle cose più motivanti nella corsa è una gara. Io ti consiglio di iscriverti per una gara breve di 5 km dopo uno o due mesi di allenamento, anche se non ti senti pronto. Perché? la gara ti stimolerà a continuare a correre. Alcune persone sono nervose all’idea di iscriversi ad una gara perché gli altri corridori sono molto più bravi di loro. Rilassati.

Ci sono molti corridori esperti in ogni gara, ma ci sono anche molti principianti. Non preoccuparti degli altri corridori. Ad una gara di 5 km ci sono così tanti iscritti che non  sarai notato. E non aver paura di camminare o alternare corsa e camminata. Tanti altri lo fanno. Tu fai la  tua gara e cosa più importante: divertiti!

Regole: non iniziare la gara davanti a meno che non pensi di poter vincere. I corridori più lenti devono stare  dietro o saranno tra piedi dei più veloci. Inoltre, stai a destra, così gli altri possono sorpassarti. Cerca di essere cortese e di non spingere o tagliare la strada agli altri.

Attenzione a sputare  potresti centrare qualcuno dietro di te. E se ti troverai  a superare la ragazzina di 11 anni sulla linea di arrivo,  è meglio non puntarle il dito gridando ripetutamente “perdente”. Fidati. Parlo per esperienza.

Avvertenza: dopo la tua prima gara, non potrai più smettere!

Attrezzatura.

Che cosa ti serve per correre? Scarpe da ginnastica, maglietta e pantalocini di base. Le donne hanno bisogno di un buon reggiseno sportivo.  Devi comprare i migliori vestiti sportivi ancora prima di iniziare a correre? No, non è necessario. Puoi iniziare con qualunque scarpa da ginnastica comoda, maglia e pantaloncino.

La cosa più importante: scarpe da ginnastica di buona qualità. Questo è la parte più importante della tua attrezzatura sportiva, perché non solo ti permettono di correre in modo più confortevole, ma prevengono anche gli infortuni. Il mio consiglio è quello di andare in un buon negozio per corridori, dove ci sono degli esperti che ti possono consigliare le scarpe di cui hai bisogno.

 

Questa è una libera  traduzione tratta  da un articolo  scritto da Leo Babauta su Zen Habits: Beginner’s Guide to Running.

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